
Questi pazienti hanno bisogno di un percorso differenziato che non è identificabile nell’attuale strutturazione delle REMS, ma presentano peculiarità
che per sicurezza e coerenza trattamentale non sono allo stato realizzabili nelle strutture residenziali.
Viene ripubblicato un articolo, firmato da 10 autori tra cui 8 responsabili di Dipartimenti di Salute Mentale italiani, uscito il 18 dicembre 2015 sul giornale on-line Quotidiano Sanità. Vengono mostrati i limiti delle possibilità di cura in psichiatria e argomentato, tra le altre cose, che i pazienti antisociali hanno bisogno di un percorso differenziato che non è identificabile nell’attuale strutturazione delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS); infatti i pazienti psicopatici presentano peculiarità che per sicurezza e coerenza di trattamento non sono allo stato attuale realizzabili in queste strutture residenziali.