LIBRI DI OSMANO OASI

Osmano Oasi, Chiara Rossi, Antonella Barlocco, Roberto Bezzi

Intervento precoce nella psicosi. In che modo può essere utile? Uno studio catamnestico in un centro di salute mentale i

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 4 / 2021

Scopo: L'intervento precoce nell’ambito della psicosi dimostra che, intervenendo immediatamente in presenza di sintomi psicotici, è possibile osservare un tasso di successo terapeutico elevato. Inoltre, questo tipo di trattamento massimizza l'efficacia degli interventi terapeutici includendo non solo la figura dello psichiatra, ma anche quella dello psicologo e di altre figure socio-sanitarie. Questo studio si propone di identificare trattamenti terapeutici e assistenziali innovativi e di indagare gli effetti di un trattamento integrato e multidimensionale a distanza di un anno su soggetti con stato mentale a rischio. Metodi: Il presente studio catamnestico ha osservato 30 giovani pazienti (suddivisi in due gruppi da 15) durante un anno di trattamento, confrontando il protocollo di cura standard con un intervento precoce specializzato, denominato Programma TR-43. Il trattamento terapeutico e i risultati sono stati valutati attraverso le consultazioni delle cartelle cliniche dei soggetti e della Scala di Valutazione Globale del Funzionamento (GAF) da parte dei clinici. Risultati: Il gruppo che ha partecipato al Programma TR-43 ha presentato un aumento del punteggio GAF statisticamente significativo. Tale gruppo ha visto una presenza più consistente di professionisti complementari allo psichiatra come lo psicologico, l’infermiere, l’assistente sociale e/o l’educatore di riferimento.Conclusioni: L’esito positivo osservato in tutto il gruppo del Programma TR-43 si basa su un'appropriata gestione del paziente. Un trattamento integrato e multidimensionale, come quello proposto, può quindi produrre risultati clinici migliori rispetto ad uno generico che coinvolga principalmente la figura dello psichiatra. Una riduzione della sua presenza, come nel caso del Programma TR-43, può permettere al paziente di sentirsi meno medicalizzato e più coinvolto nel suo percorso di cura. 

Roberto Viganoni

Psicodinamica funzionale

Gioco e creatività in psicoterapia analitica

Il volume propone una visione evolutiva della mente che, connettendo i principali concetti metapsicologici di Bion e Jung con alcuni postulati della meccanica quantistica, accompagnerà il lettore alla scoperta di un “nuovo” modo di essere inconscio della mente. Il testo si propone come un tentativo di abbracciare una visione di complessità del campo psichico tramite una connessione tra il soggettivo e il collettivo, con l’intento di avvicinare a una clinica psicoanalitica che stimoli la curiosità verso le tematiche dell’inconscio e delle sue manifestazioni creative e giocose.

cod. 1422.1.14

Osmano Oasi, Alfredo Raglio

Musicoterapia e intersoggettivita: premesse teorico-applicative e strumenti di ricerca

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2016

La prospettiva intersoggettiva, sviluppatasi sul finire del secolo scorso negli Stati Uniti, pone particolare attenzione alla comunicazione non verbale presente nell’interazione paziente / psicoanalista. E’ soprattutto attraverso essa che avrebbero luogo i momenti trasformativi presenti all’interno di qualunque tipo di trattamento psicoterapeutico, secondo un procedere co-costruito dalla diade. Si tratta di un modo d’intendere la relazione - e lo scambio al suo interno - che trova a nostro avviso un significativo ambito applicativo in musicoterapia, in particolare laddove la si utilizzi secondo una modalità improvvisativa. Il presente contributo intende mostrare l’origine e gli sviluppi in atto all’interno di tale approccio musicoterapeutico, evidenziandone le intersezioni con il frame concettuale costituito dalla teoria dell’intersoggettività. Particolare attenzione sarà data agli strumenti di ricerca sviluppati dagli autori ed atti a valutare alcuni fondamentali parametri presenti all’interno delle sedute musicoterapeutiche: in particolare, quello di sintonizzazione. Ci auguriamo in questo modo di dare un contributo nel quale la clinica, anche in ambito musicoteraputico, sia supportata da utili evidenze empiriche.

Il presente contributo esamina la correlazione tra abuso verbale e Disturbo Borderline di Personalità (DBP), evidenziata in letteratura solo da alcuni autori. Viene riportata la storia clinica di una paziente adulta con diagnosi di DBP, al fine di individuare la presenza di questa tipologia di maltrattamento lungo l’arco di tutta la sua vita. È stato condotto un assessment multi-strumentale, costruito e somministrato un questionario sull’abuso verbale. I risultati indicano la presenza di abuso verbale da parte di entrambe le figure genitoriali: la madre, ipercoinvolta in un legame simbiotico e ambivalente con la figlia, tende ad umiliarla e colpevolizzarla, mentre il padre, completamente assente dal punto di vista emotivo, esprime disapprovazione o comunica prevalentemente disinteresse e rifiuto. Ulteriori studi di conferma sono comunque auspicabili.

Emanuele Zacchetti, Gianluca Castelnuovo

Clinica psicologica in psicosomatica

Medicina e psicologia clinica fra corpo e mente

Un valido strumento di conoscenza per gli studenti di discipline sanitarie, ma anche per gli psicologi e i medici interessati ad approfondire quell’affascinante mondo, al confine fra corpo e mente, che è la psicosomatica.

cod. 1250.231

Alfredo Raglio, Osmano Oasi

La musicoterapia in una prospettiva intersoggettiva

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

L’articolo pone l’attenzione sulla necessità di individuare una possibile cornice teorica per la musicoterapia. In merito a ciò propone una possibile integrazione tra la prospettiva intersoggettiva e la libera improvvisazione sonoro-musicale. Gli Autori individuano in alcuni concetti chiave, quali ad esempio quelli di "sintonizzazione affettiva", "affetti vitali" e "momento presente", il punto di contatto con la prassi musicoterapica improvvisativa. Secondo questa prospettiva le potenzialità terapeutiche dell’elemento sonoro-musicale sono attribuibili alle sue caratteristiche di organizzatore e regolatore nello sviluppo dell’individuo. In tal senso la musicoterapia può favorire, attraverso il canale non verbale sonoro-musicale, il determinarsi di relazioni rappresentative e simboliche sempre più motivate e interiorizzate.

Il volume affronta gli aspetti clinico-applicativi e di ricerca riconducibili all’intervento musicoterapico, introducendo, inoltre, contributi di altre discipline come la psicologia, la psicologia della musica, la musicologia e le neuroscienze. Conclude l’opera una rassegna di studi relativi ai principali ambiti applicativi della musicoterapia.

cod. 1250.114