BOOKS BY PAOLA MOLINA

Paola Molina, Gianni Nuti

La partecipazione delle famiglie nello 0-6

Il tema della partecipazione – degli educatori, dei bambini e delle famiglie – all’interno delle istituzioni rivolte all’infanzia rappresenta un argomento particolarmente complesso in un momento storico in cui la solitudine e l’individualismo minano quell’I care, principio di fondo propugnato in altre stagioni, che va salvaguardato nell’attualità. Questo volume, realizzato a partire da un seminario internazionale, è il quarto di una quadrilogia dedicata al tema e in particolare affronta, da ottiche diverse, la questione della partecipazione delle famiglie nei servizi 0-6.

cod. 665.19

Paola Molina, Alessandra Monetti, Elisa Sangiorgi, Simona Giuseppina Caputo, Sonja Ferrero, Maria Teresa Marcone, Loredana Versaci

La didattica a distanza (DAD) nella scuola dell’infanzia: la parola dei genitori

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2022

Gli ultimi mesi del terzo anno della scuola dell’infanzia sono, di norma, considerati un periodo carico di aspettative in vista del passaggio alla scuola primaria. L'avvento della pandemia da pandemia da SARS-CoV-2 ha visto questo momento conclusivo di un ciclo di formazione caratterizzarsi per l'esperienza di lock-down e di didattica a distanza che i bambini e le loro famiglie hanno dovuto affrontare. Con una serie di interviste fatte nei mesi di giugno-luglio 2020 ai genitori dei bambini che avevano appena concluso l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, abbiamo cercato di capire quali fossero i vissuti emotivi di questa popolazione in un momento delicato di passaggio tra ordini di scuola, in un periodo storico in cui, per necessità emergenziali, sono state introdotte modalità di formazione a distanza mai prima utilizzate in forma estensiva per questa fascia d'età. Sono state effettuate 16 interviste semi-strutturate, con la metodologia dell’intervista di esplicitazione (Vermersch, 2005), ai genitori di 18 bambini (9 femmine, una tripletta di gemelli dizigoti) che hanno frequentato nel 2019-20 l’ultimo anno della Scuola dell’infanzia. Hanno risposto 14 mamme e 2 papà, 14 famiglie italiane e 2 di origine straniera. Le interviste sono state svolte in remoto e videoregistrate, trascritte interamente e in seguito codificate con un’analisi tematica (Pagani, 2020). In particolare, rispetto alla DAD abbiamo analizzato il vissuto dei bambini (la loro partecipazione, le difficoltà incontrate e gli aspetti positivi riscontrati) e dei genitori, che si sono confrontati con un compito un po’ inedito di insegnanti, ma anche le esplicitazioni rispetto alle difficoltà pratiche e tecnologiche incontrate. L’analisi approfondita permessa dall’utilizzo dell’intervista di esplicitazione rende i dati raccolti particolarmente interessanti nel filone degli studi sulla pandemia da SARS-CoV-2, proprio perché esplora l’aspetto qualitativo dell’esperienza in un campo che è sicuramente nuovo per qualunque ricercatore. E alcune delle indicazioni emerse possono essere utili non solo rispetto all’esperienza vissuta e in generale alla riflessione sul ruolo della didattica a distanza, ma anche rispetto al significato della didattica in relazione ai bimbi della scuola dell’infanzia.

Marcella Caputi, Daniela Bulgarelli, Giuseppina Cerrato, Paola Molina

Home-based interventions targeting vegetable intake and liking among preschoolers: A systematic review

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2022

Consumption of vegetables is low among preschoolers and does not meet WHO recommendations. We conducted a systematic review of home-based interventions aimed at increasing vegetable consumption and liking among preschoolers. The main aim was to synthesize existing studies and to identify relevant features of successful interventions, especially looking at those with long-lasting effects. A comprehensive search strategy was performed using Psychinfo, PsychArticles, Psyndex, Medline and ERIC databases. Articles published until February 2020, regarding evaluation of vegetable intake and/or liking following an intervention, were included. Fourteen articles were selected, encompassing seven intervention strategies: familiarization with vegetable, tasting of the vegetable, intake of the vegetable, reward, information to parents about healthy eating, how-to-do tips to parents to improve healthy eating, intervention tailored to the characteristics of the family. Successful interventions on vegetable intake did not present systematic similarities in terms of type of intervention, but were characterized by an intense intervention (high frequency/length ratio). Successful interventions on vegetable liking mainly included a small reward. Interestingly, the few studies including a long-term follow-up found persistent positive effects. Despite interesting and promising outcomes, the present review highlighted a number of methodological issues that limited the generalisability of findings. Such limitations are discussed, together with outlets for future directions concerning this research topic.

Questo lavoro presenta le considerazioni sull’utilizzo dell’osservazione come strumento di riflessione sulla propria pratica professionale per le educatrici del nido e dei servizi per l’infanzia, a partire dall’esperienza formativa effettuata utilizzando due strumenti specifici pensati per il nido: l’Observation-Projet (Fontaine, 2011) e il Questionario sulla Comunicazione Sociale Precoce (Molina, 2012; Molina e Bulgarelli, 2012). In entrambi i casi, ne sara sottolineata l’importanza per la riflessione sul proprio lavoro, e i risultati saranno discussi in relazione alla efficacia dell’intervento formativo e alle condizioni di una partnership proficua fra ricerca e professione.

Paola Molina, Monica Marotta, Daniela Bulgarelli

L’osservazione dalla ricerca alla professione: l’uso dell’observation-projet per la formazione al nido

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 3 / 2013

Storicamente, l’asilo nido e stato il contesto in cui la ricerca sulla prima infanzia e la pratica professionale si sono incontrate, attraverso la formazione rivolta agli educatori. L’osservazione e un potente strumento formativo ma, per essere efficace, necessita di poter essere agilmente utilizzata nei contesti educativi. L’Observation- Projet (Fontaine, 2008, 2011) e una procedura osservativa che si pone l’obiettivo di rispondere a specifici problemi del servizio, coinvolgendo direttamente gli educatori nella scelta dell’oggetto dell’osservazione, nella traduzione operativa del "cosa osservare", nella raccolta e nella interpretazione dei dati. L’Observation-Projet e quindi uno strumento che supporta anche la riflessione critica sulla pratica quotidiana. Questo contributo presenta un esempio concreto di utilizzo efficace dell’Observation-Projet in un nido torinese, finalizzato alla riorganizzazione dei gruppi di bambini e delle attivita nel pomeriggio.

Different explanations are put forward for the late acquisition of the mirror self-recognition (MSR) task (or rouge task) in comparison to other mirror tasks. A particularly interesting hypothesis about factors that mask success in MSR task concerns the growth of the appreciation of standards of proper behaviour, noticing deviations from normality in objects and in their own action (Mitchell, 1993, 1994). Standard sensitivity is proposed as a core factor in determining the self recognition capability. To test this hypothesis, we observed 40 infants, aged between 15 and 24 months, confronted with a spot on a doll’s face, on the infant’s hand, on the observer’s face, and on the infant’s face. Our data suggest that sensitivity to standards can be seen as a necessary but not sufficient requirement for success in the MSR task: other capacities, namely the development of representation, may play a decisive role in the successful performance on the MSR task.