LIBRI DI RENÉ KAES

René Kaes, Massimiliano Sommantico

L'estensione della psicoanalisi

Per una metapsicologia di terzo tipo

L’estensione del campo delle pratiche e della clinica è una costante della storia della psicoanalisi. E ogni volta ne ha trasformato il metodo, la metapsicologia e il fondamento stesso. Con questo lavoro, Kaës esplora altri spazi della realtà psichica, altre forme di soggettività e mezzi di trattamento della sofferenza psichica, per approdare a quella che lui definisce una metapsicologia di terzo tipo, che descriverebbe la consistenza di spazi di realtà psichica inconscia e la complessità delle loro interferenze.

cod. 1215.1.39

Anna Maria Nicolò, Pierre Benghozi

Famiglie in trasformazione

Una raccolta di saggi di studiosi sulla psicoanalisi della coppia e della famiglia. Fornisce una panoramica ampia e articolata sull’attuale situazione in Europa degli studi in questo campo. “Gli autori, attingendo in modo creativo a varie aree del sapere, hanno costituito una ricchissima raccolta di teorie, prospettive e suggerimenti clinici che arricchiranno ogni psicoterapeuta” (Antonino Ferro, Presidente della Società Psicoanalitica Italiana e membro dell’American Psychoanalytic Association)

cod. 1215.3.11

Centro Psicoanalitico di Roma, Società Psicoanalitica Italiana

Generi e generazioni

Ordine e disordine nelle identificazioni

cod. 1422.12

Questo articolo propone un quadro d’insieme della ricerca portata avanti dall’autore e focalizzata sull’articolazione fra la cura psicoanalitica individuale, il lavoro psicoanalitico nei dispositivi di gruppo e la supervisione delle équipes curanti delle istituzioni psichiatriche che si trovano in difficoltà. Suo obiettivo fondamentale è di offrire un contributo alla conoscenza di aspetti specifici e intrecciati della realtà psichica inconscia in tutti questi ambiti. Dopo aver definito le caratteristiche del lavoro psicoanalitico nei setting di gruppo, l’autore propone la sua ipotesi principale: nei gruppi non c’è un unico spazio di realtà psichica (quello del gruppo come insieme), ma tre. Il primo è quello del "soggetto singolo nel gruppo"; il secondo è quello dei "legami intersoggettivi" che i soggetti contraggono quando incontrano un altro o più di un altro all’interno del gruppo; il terzo è quello dell’"insieme" che i soggetti sviluppano e di cui sono parte, modellandolo ed essendone modellati. L’autore presenta, inoltre, sia i modelli teorici e clinici che ha elaborato, sia i concetti ad essi inerenti: in particolare, i modelli dell’apparato psichico di gruppo, del gruppo interno e della "gruppalità" psichica. Vengono, infine, descritti gli elementi che costituiscono la teoria del legame, basata sulla specificità del transfert e il concetto di alleanza inconscia.

La pratica della psicanalisi si è trasformata sotto l’effetto congiunto di fattori sociali e culturali e delle forme della sofferenza psichica che ne dipendono. Questa evoluzione ha sviluppato ulteriori dispositivi di lavoro psicanalitico con le famiglie, le coppie, i gruppi e le istituzioni. L’esperienza del gruppo ha aperto altre condizioni d’accesso alla conoscenza dell’inconscio e ai suoi effetti sulla soggettività, all’articolazione tra lo spazio intrapsichico, lo spazio del legame intersoggettivo e lo spazio del gruppo. I concetti e i modelli costruiti per rendere conto della realtà psichica in questi tre spazi si rivelano pertinenti per il trattamento delle diverse forme del malessere contemporaneo.

Donatella Cavanna, Alessandro Salvini

Per una psicologia dell'agire umano.

Scritti in onore di Erminio Gius

Il volume traccia una linea di lettura di fenomeni e problemi socialmente rilevanti, considerati nel loro rapporto con il soggettivo, ma visti anche in stretta relazione con la dimensione storica e sociale. La consapevolezza che nessuna disciplina, per quanto evoluta, può vantare un sapere prevalente ed esaustivo, né imporre le proprie teorie e metodi come unici ed esclusivi, ripropone le attese del grande umanesimo moderno, insieme agli insegnamenti della migliore filosofia mitteleuropea.

cod. 1243.56

René Kaes

Il complesso fraterno. Aspetti della sua specificità

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2006

Il complesso fraterno o, per dargli la sua estensione massima, il complesso adelfico, non è anzitutto in primo luogo e solamente uno spostamento o un evitamento del complesso di Edipo. Esso ha una struttura, una dinamica ed un’economia specifiche. La sua struttura triangolare e le sue componenti pre-edipiche fanno sì che si articoli per numerosi aspetti al complesso nucleare. È possibile che ne sia la prefigurazione. Sono stati distinti tre livelli logici di analisi: il livello della rappresentazione del complesso fraterno nel mito e nel fantasma; il livello dell’associazione e dei legami tra Fratelli-e-Sorelle, e ciò implica la presa in considerazione degli effetti psichici che si producono in questo insieme; quello, infine, della relazione d’oggetto Fratello e/o Sorella nella struttura di questo complesso, per il tale soggetto considerato nella sua storia singolare. A partire del riferimento clinico a due analisi quella di un uomo e quella di una donna e dal reperimento del complesso fraterno nei miti di Edipo e Narciso, nei racconti biblici e in qualche fiaba, lo studio precisa alcuni dei rapporti tra doppio narcisistico e bisessualità psichica nel complesso adelfico. Vengono poi presentati alcune direttrici di ricerca per specificare il complesso.