Prendendo spunto da alcuni dei primi lavori dello psichiatra italiano Silvano Arieti, il saggio ne ripercorre lo sviluppo della riflessione epistemologica fra gli anni quaranta e gli anni cinquanta, fino alla pubblicazione della prima edizione del suo Interpretazioni della schizofrenia (1955). Ne emerge una psichiatria caratterizzata dalla combinazione di suggestioni culturali e scientifiche diverse, nell’ottica di una integrazione tra approccio nomotetico e idiografico e di un complementarismo disciplinare che trova nella cornice della psicosomatica un suo importante punto di riferimento.