BOOKS BY ROBERTA RICUCCI

Roberta Ricucci, Alessandra Sannella

Dizionario di sociologia per la persona

Scenari

Questo secondo volume del Dizionario di sociologia per la persona continua l’opera collettiva dedicata alla comprensione di categorie e concetti sociologici e fenomeni sociali secondo la prospettiva specifica di chi intende mettere la persona al centro dell’analisi scientifica e dei mutamenti che attraversano la società

cod. 11571.4

Roberta Ricucci, Wisam Zreg

Il tutore volontario: una genitorialità sociale sui generis?

MONDI MIGRANTI

Fascicolo: 3 / 2023

Il ruolo tutore volontario, così come disciplinato dal formante legale (Legge 47/2017), è strettamente connesso alla sua funzione di rappresentante legale del minore straniero non accompagnato. Nonostante tale aspetto sia innega-bilmente quello prevalente, nell’esperienza concreta, il rapporto tra tutore vo-lontario e MSNA può assumere le caratteristiche di una forma sui generis di genitorialità sociale. Attraverso alcune interviste effettuate a tutori e tutrici volontarie del territorio torinese, l’obiettivo degli autori è quello di tratteggia-re le manifestazioni di questa configurazione di genitorialità sociale, soprattut-to in relazione alla dimensione trans-nazionale e trans-culturale in cui si inse-risce il minore.

Stella Pinna Pintor, Roberta Ricucci

Valorizzare il capitale umano per la gestione della diversità culturale

MONDI MIGRANTI

Fascicolo: 2 / 2023

Il riconoscimento dei benefici dei processi migratori comporta necessariamente una adeguata valorizzazione del capitale umano tramite pratiche e politiche di gestione della diversità culturale, in primo luogo a livello locale. Le pratiche di diversity management, sviluppate principalmente nei contesti imprenditoriali, si pongono questo obiettivo. Tuttavia in Italia ci sono alcuni ostacoli al loro sviluppo, legati in particolare alle piccole dimensioni delle imprese e alle resistenze culturali diffuse. Risulta quindi necessario sviluppare delle pratiche che tengano conto della specificità del contesto italiano e del quadro culturale, insieme ad un aggiornamento delle normative per rimuovere gli impedimenti ad una buona integrazione della popolazione immigrata. Questi interventi non vanno declinati solamente nelle imprese in riferimento alla presenza straniera, si tratta piuttosto di tenere in considerazione l’intersezione delle diverse dimensioni dell’identità e, allo stesso tempo, dei diversi luoghi in cui queste si incontrano (oltre che nelle imprese, nelle scuole, nelle strutture sanitarie, nelle realtà associative, nelle università, nei contesti sportivi etc.). Infine, il presente contributo assume una funzione introduttiva dei diversi articoli che presentano, tramite lenti differenti, l’intreccio delle pratiche di gestione della diversità culturale e la valorizzazione del capitale umano.

Cristina Coggi

Formare i docenti universitari alla didattica e alla valutazione

Temi di approfondimento ed efficacia dei percorsi IRIDI

Il volume propone un bilancio di ricerca sulla formazione IRIDI realizzata all’Università di Torino per i docenti universitari, alla luce degli apporti internazionali e dei dati raccolti in cinque anni di corsi. Lo studio consente da un lato di approfondire alcuni temi oggetto dell’iter formativo e dall’altro di disporre di un ampio repertorio di dati rilevato con strumenti validati.

cod. 11152.3

L’articolo vuole offrire alcuni elementi di analisi sui processi di inclusione e integrazione di ragazze e ragazzi figli di famiglie immigrate sul territorio nazionale negli ultimi decenni. I flussi migratori sono divenuti nel tempo un fattore strutturale (e strutturante) della società italiana. In questi anni molti giovani di origine straniera si stanno confrontando con la delicata fase della transizione all’età adulta. Le loro dinamiche identitarie sono complesse e ricche di sfaccettature: lo studio di alcuni fenomeni sociali può contribuire a capirle. Particolare attenzione va posta a situazioni di marginalizzazione, microcriminalità giovanile e conflitto di matrice etnica. Allo stesso tempo il contributo sottolinea l’esistenza di percorsi di integrazione ed emancipazione per la gran parte dei giovani figli dell’immigrazione, soprattutto attraverso l’associazionismo e la costruzione di una presenza attiva in ambito sportivo e culturale. Il contributo propone quindi alcune riflessioni sull’identità e sulla convivenza al fine di cogliere i bisogni dei territori e sviluppare risposte in grado di contrastare il disagio e l’emarginazione delle seconde generazioni.

Roberta Ricucci

Seconde e altre generazioni. Peculiarità al femminile?

MINORIGIUSTIZIA

Fascicolo: 3 / 2020

Il contributo presenta una riflessione sui figli dell’immigrazione, con una particolare attenzione alla componente femminile. Il tema delle seconde e altre generazioni è da tempo al centro dell’attenzione di studiosi e policy-makers, anche se spesso è trattato da alcuni privilegiati punti di vista (la scuola, il rapporto con le origini o l’appartenenza religiosa), talora tralasciando il confronto fra bambini e bambine, ragazzi e ragazze, giovani, nella definizione e nelle dinamiche dei percorsi d’inclusione. Su tale confronto, che spesso non evidenzia peculiari e specifici tratti distintivi per sesso, si concentra il presente saggio.

Maurizio Ambrosini, Roberta Ricucci

Introduzione. Fedi in movimento. Luoghi, aggregazioni e identità religiose in emigrazione.

MONDI MIGRANTI

Fascicolo: 1 / 2020

Questo fascicolo di Mondi Migranti intende stimolare l’attenzione verso i feno-meni religiosi connessi all’immigrazione, partendo dalla constatazione di quanto siano rilevanti per gli interessati e di quanto influenzino i processi d’integrazione nelle società riceventi. La riflessione prende le mosse dalla constatazione che la religione non è mai soltanto religione. Coinvolge svariati risvolti che s’intrecciano con la dimensione soggettiva e con quella della vita collettiva. Anzitutto, sul piano soggettivo per un migrante la pratica religiosa rappresenta un elemento di consistenza personale. Alla dimensione soggettiva si associa quella culturale: nella pra-tica religiosa l’immigrato ritrova simboli, riti, devozioni, parole che gli sono familia-ri e in cui riconosce un significato che sostiene la sua vita, spesso travagliata, nella società in cui ora abita. Richiamando il passato, l’esperienza religiosa sostiene il presente e alimenta la speranza nel futuro. Dal senso di solidarietà deriva un’altra cruciale funzione delle comunità religiose in emigrazione: la promozione di forme di mutuo aiuto e di sostegno ai confratelli in difficoltà. Malgrado la povertà dei mezzi, le comunità degli immigrati realizzano diverse pratiche di welfare informale, con cui s’ingegnano a rispondere a diverse necessità dei partecipanti.

Roberta Ricucci, Manuela Olagnero

Questioning identity, belonging and ties across generations. Discussions within the Egyptian community

MONDI MIGRANTI

Fascicolo: 2 / 2019

Nowadays more migrant families are putting down roots in Italy: buying houses, investing in their children’s education, making plans for the future in this country. In this backdrop, two generations of parents and children interact and develop specific relations with both countries of residence and country of origin. The paper aims at exploring these issues looking at a community of Egyptians, living in Turin. Starting back in the late ’70s, Egyptians are an interesting case for comparing and contrasting generational perspectives living in Italy in conditions of stable inser-tion. As little attention has been dedicated to this ethnic community from the in-tergenerational perspective in the daily life, we would fit the paper in this broader theoretical framework. We aim at investigating: 1) How they link narration of past transitions to the construction of the present self and 2) How young and older mi-grants form new and/or keep old we-relations along their life trajectories and tran-sitions. Biographical perspective provides a tool to start answering to these re-search questions.

Il dibattito sull’accesso alla cittadinanza è stato in questi ultimi anni concentrato sul rapporto fra ius soli e seconde generazioni. Ma al di là della revisione dei dispositivi (ovvero delle norme), cosa significa per giovani e adulti di origine straniera non essere cittadini italiani? Cosa vuol dire in termini concreti, nella vita quotidiana, essere "senza cittadinanza"? Non si tratta tanto di descrivere gli aspetti giuridici della materia, quanto piuttosto di mostrare - attraverso i percorsi scolastici, lavorativi, socio-assistenziali, del tempo libero - i rivoli entro cui il tema della cittadinanza si dirama e le traiettorie identitarie che stanno elaborando i figli dell’immigrazione.