LIBRI DI ROBERTO CAFFERATA

La ricerca ha estratto dal catalogo 30 titoli

Roberto Cafferata, Michela Mari

Management immobiliare

Pensato sia per gli studenti universitari sia per gli studiosi e i professionisti, il volume intende fornire strumenti per l’analisi dei recenti cambiamenti del settore immobiliare italiano. Si propone pertanto come punto di riferimento fondamentale per una fotografia del settore.

cod. 366.65

Roberto Cafferata, Albino Di Certo

Industria e servizi in Liguria: un’indagine attraverso sessanta medio-grandi imprese

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 3 / 2013

La Liguria è una terra di antica industrializzazione, tuttora importante nell’assetto produttivo italiano. Attraverso lo studio, tramite questionari e interviste, delle caratteristiche fondamentali di 60 imprese di medio-grandi dimensioni, un gruppo di ricercatori dell’Università di Genova e dell’Università di Roma "Tor Vergata" si è proposto di far emergere le funzionalità gestionali e organizzative che caratterizzano tali imprese e consentono loro di sopravvivere nel tempo. I dati raccolti nel corso della ricerca rivelano l’esistenza in Liguria di una cultura imprenditoriale aggiornata, tutt’altro che sulla via dell’estinzione. È questa una testimonianza che le aree di antica industrializzazione sperimentano generalmente il declino, ma non necessariamente la fine.

Ilario Antonio Toscano

Per fare impresa.

Il caso Toscano: una storia italiana

Un libro ricco di consigli dove, per ogni argomento trattato, una parte cura l’aspetto più didattico del tema di “fare impresa” con successo e una parte racconta il percorso del Gruppo Toscano (uno dei più noti gruppi immobiliari italiani).

cod. 1490.41

Fabio Barberis, Roberto Cafferata

La scelta del modello strategico ed organizzativo: il caso Carige A.M. SGR

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 3 / 2010

La definizione ottimale del modello strategico ed organizzativo di una Società di Gestione del Risparmio è oggetto di ampio dibattito. Obiettivo del presente contributo è quello di percorrere le differenti opzioni che si presentano in termini di assetti proprietari, governance, definizione del business, struttura organizzativa e dei controlli, mediante la presentazione delle scelte operate da una SGR italiana di medie dimensioni, la Carige Asset Management SGR, costituita nel 2003 in un contesto di mercato già caratterizzato da vincoli ed opportunità che hanno trovato significativa accentuazione negli anni più recenti.

Roberto Cafferata, Alessandro Carretta

Introduzione

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 3 / 2010

Ennio De Simone, Vittoria Ferrandino

L'impresa familiare nel Mezzogiorno continentale fra passato e presente.

Un approccio interdisciplinare. Atti del Convegno di studi. Benevento, 30 Novembre-1 Dicembre 2007

Gli atti di Convegno che il volume presenta contribuiscono a rivalutare il ruolo dell’impresa familiare come “una delle forme di organizzazione produttiva”, e non un’anacronistica sopravvivenza né un’alternativa all’impresa manageriale. Il testo verifica i punti di forza e debolezza delle aziende familiari, le quali, se soffrono delle ridotte dimensioni, di un lento tasso di crescita e di difficoltà di accesso al credito, meglio si adattano a condizioni di elevata incertezza del mercato.

cod. 363.79

Roberto Cafferata, Sergio Cherubini

Presentazione

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2008

Roberto Cafferata, Barbara Lanteri

Gli Euro-infocentre nella cooperazione transfrontaliera

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2004

La cooperazione aziendale transfrontaliera è una particolare strategia attuata lungo il confine tra due Stati e scelta da imprese che vogliono realizzare obiettivi nuovi senza, però, necessariamente crescere. La perdita di autosufficienza e la necessità sempre maggiore di ricorrere a risorse complementari sono alla base della sperimentazione di nuove formule di collaborazioni inter-aziendali che possono assumere caratteri estremamente diversi. Le cooperazioni di imprese nazionali con imprese straniere hanno come principale obiettivo quello di entrare in nuovi mercati: lavorare con un partner locale è un utile mezzo per superare le barriere all'entrata, per ottenere risorse reperibili convenientemente solo localmente o risorse informative necessarie per conoscere al meglio le caratteristiche di un determinato Paese ed effettuare così una vera e propria azione esplorativa. In seguito alla creazione del Mercato Unico Europeo è necessario aggiungere il fatto che le collaborazioni inter-aziendali assumono un carattere particolare. Infatti le imprese europee che intendono attivare rapporti con imprese di un altro Paese non si trovano in una tipica situazione di internazionalizzazione in quanto, a seguito dell'eliminazione delle barriere fisiche e fiscali, l'orizzonte di riferimento diventa l'intera Unione Europea. Ma non operano neanche in un vero e proprio mercato domestico a causa delle innumerevoli differenze culturali, religiose e linguistiche ancora presenti. La percezione dell'Europa come mercato domestico è stata senza dubbio rafforzata dall'introduzione della moneta unica, ma la costruzione di un mercato perfettamente integrato è ancora lontana. Proprio per questo, negli ultimi anni l'Unione Europea ha attivato numerosi programmi volti a favorire la cooperazione transfrontaliera ritenuta fondamentale per l'eliminazione delle differenze ancora esistenti: grazie a queste iniziative le imprese che operano in zone di confine, prima considerate periferie nazionali, hanno a disposizione numerosi strumenti e finanziamenti volti a sviluppare la coesione economica e sociale. Le imprese che operano in zone di confine hanno a disposizione due diverse strategie di cooperazione transfrontaliera: -la cooperazione formale regolata dai programmi o dalla legislazione europea; -la cooperazione informale attivabile spontaneamente come una qualsiasi altra strategia di collaborazione interaziendale. Oggetto del lavoro è capire e analizzare gli strumenti di cooperazione a disposizione delle imprese lungo il confine tra Italia e Francia. L'area esaminata è quella comprendente: -dal lato italiano: la regione Valle d'Aosta, le Province di Imperia, Cuneo, Torino; -dal lato francese: i dipartimenti dell'Alta Savoia, della Savoia, delle Alte Alpi, delle Alpi dell'Alta Provenza e delle Alpi marittime.

Amedeo Amato, Roberto Cafferata

Le innovazioni nel sistema finanziario italiano: un contributo alla discussione

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 1 / 2001

Per quanto riguarda la dimensione del fenomeno nel nostro paese una indagine condotta dalla Banca d’Italia -sintetizzata nella Relazione del Governatore del 31 maggio 2001- ha rilevato che, alla fine del 2000, il 75% delle banche e il 54% delle finanziarie erano presenti sulla rete con un sito promozionale o dispositivo: in particolare l’operatività dispositiva era consentita dal 77% delle banche (rappresentative del 71% dei fondi intermediati dal sistema) e dal 13% delle finanziarie. I clienti con operatività dispositiva superavano 1.500.000 unità per le banche e 200.000 unità per le finanziarie. Va sottolineato che questo dato risulta in forte crescita rispetto alle 330.000 unità rilevate alla fine di marzo 2000 su un ampio campione di banche e di SIM. Le implicazioni di un fenomeno così pervasivo possono, allo stato, essere individuate solo in via di ipotesi. I lavori che qui si presentano argomentano, appunto, attorno a tali possibili implicazioni ed in questa nota ci proponiamo di fornire alcuni elementi di sintesi delle diverse ipotesi prospettate, con particolare riferimento alla realtà italiana.