L’obiettivo di questo articolo è di dare attenzione alla supervisione della psicoterapia con bambini e adolescenti. Infatti, nonostante la supervisione sia una parte di vitale importanza della formazione clinica in psicoterapia infantile, non sembra esistere molta letteratura in proposito. In particolare, si vuole qui sottolineare la specificità del lavoro clinico con i minori, che ci chiama ad una maggiore responsabilità sia per la giovane età dei pazienti, sia per la molteplicità degli elementi del campo in cui ci muoviamo, come terapeuti e come supervisori. Viene di seguito presentato un caso di supervisione che mostra la complessità del lavoro con i minori, il bisogno di confrontarsi con diversi attori, la delicatezza dell’incontro con il piccolo paziente, la necessità di lavorare dentro e fuori il setting. Attraverso la descrizione del caso clinico, verrà illustrato come lavorare in supervisione attraverso i livelli di riconoscimento del modello di Spagnuolo Lobb (2024). Tale modello ci consente sia di includere la complessità della situazione in cui minore e terapeuta sono inseriti, sia di sostenere, attraverso il riconoscimento, le risorse e l’intuito del terapeuta.
Pizzimenti M., Bellini B. (2022). Sessuologia della Gestalt. Manuale imperfetto per continuare la rivoluzione sessuale. Con i contributi di Sara Bouchard e Flavia Mahnic. Milano: FrancoAngeli Editore. ISBN: 978-88-351-3507-4, pp. 258, € 32,00
Bramucci A. (2022). Dipendo dunque esisto. L’addiction attraverso la Gestalt e non solo. Assisi: Cittadella Editrice. ISBN: 978-88-308-1824-8, pp. 200, € 15,90
L’obiettivo di questo articolo è quello di aprire una riflessione su quali competenze sono necessarie per poter stare vicino, a livello professionale, alla sofferenza umana. La condizione esistenziale e sociale delle persone oggi appare sempre più traumatica, così da richiedere mag-giori abilità cliniche ed emotive agli operatori della salute mentale, esposti ad un elevato rischio di burnout. La curatrice dell’articolo, in collaborazione con i colleghi del comitato editoriale, ha stimo-lato questa riflessione ponendo alcune domande in merito a come formare professionisti psico-terapeuti con un ground solido, con competenze specifiche che la formazione in psicoterapia deve sostenere, per poter accompagnare i pazienti attraverso la sofferenza. Si tratta di compe-tenze specifiche che differenziano questa da rispetto ad altre formazioni affini. Gli autori intervistati, tutti importanti esponenti della nostra professione inseriti in contesti significativi e strategici, hanno dato il loro contributo aiutandoci a trovare delle coordinate all’interno di questa complessità.
- Dreitzel P. (2018). The Art of Living and the Joy of Life. Development and Maturity in a Changing World. Siracusa: Istituto di Gestalt HCCItaly Publ. Co. (www.gestaltitaly.com). ISBN: 978-88-989-1207-0, pp. 339, € 39,00
- Kato J., Klaren G., Levi N. (Eds.) (2019). Supporting Human Dignity in a Collapsing Field: Gestalt Approach in the Social and Political Contexts. Siracusa: Istituto di Gestalt HCC Italy Publ. Co. (www.gestaltitaly.com). ISBN: 978-88-989-1223-0, pp. 243, € 40,00
-Spagnuolo Lobb M., Cavaleri P.A., a cura di (2021). Psicopatologia della situazione. La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle relazioni umane. Milano: FrancoAngeli. ISBN 978-88351-2031-5, pp. 344, € 35,00
-Mortola P. (2022). Il metodo Oaklander. La psicoterapia della Gestalt attraverso il gioco. Milano: FrancoAngeli. ISBN 8835121671, pp. 236, € 29,00
La psicoterapia della Gestalt attraverso il gioco
Questo libro racconta la Gestalt Play Therapy, l’approccio di Violet Oaklander alla psicoterapia con bambini e adolescenti e al training formativo per adulti, approccio che per anni ha proposto a Santa Barbara, in California. Un testo – già tradotto in coreano, tedesco, spagnolo e rumeno – rivolto a chiunque sia interessato al lavoro evolutivo in contesti educativi, terapeutici o di sostegno.
cod. 1252.2.8
La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle relazioni umane
A distanza di settant’anni dalla fondazione della psicoterapia della Gestalt, questo libro risponde agli interrogativi clinici innescati dalla pandemia, proponendo il paradigma della “situazione”. Il testo getta uno sguardo di campo sulle situazioni cliniche in cui lo psicoterapeuta è chiamato a intervenire e propone strumenti fenomenologici ed estetici che considerano l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti, incluso il terapeuta.
cod. 1252.2.7
La ricerca qualitativa svolta mira a indagare il vissuto e le azioni del terapeuta al momento della fine di una psicoterapia. Il campione è costituito da tre psicoterapeute belghe che sono state incontrate singolarmente nel contesto di un’intervista di esplicitazione. I risultati ottenuti hanno permesso di osservare che un fattore indispensabile per poter concludere bene una psicoterapia è la presenza di una buona alleanza terapeutica. Inoltre, è stato possibile osservare che le terapeute intervistate hanno co-costruito insieme ai rispettivi pazienti la chiusura della terapia e ciò ha favorito il processo di separazione. È stato possibile osservare che la chiusura di una psicoterapia è un momento importante del percorso clinico. Inoltre, se la conclusione della terapia è preparata ed elaborata per tempo insieme al paziente, egli può avere la possibilità di sfruttare al meglio tale processo e di viverlo come un’apertura verso nuove possibilità ed esperienze.
Dall'epistemologia alla pratica clinica
Questo libro, indirizzato agli psicoterapeuti di tutti gli approcci, cerca di illustrare il modo in cui gli psicoterapeuti della Gestalt contemporanea affrontano la situazione clinica concreta quando lavorano con i bambini. L’obiettivo è sviluppare nuovi strumenti per aiutare i bambini e le loro famiglie a sentirsi parte della comunità umana, in un modo che non sia desensibilizzato.
cod. 1252.2.2
In questo articolo, partendo dal concetto di intenzionalità di contatto e, nello specifico, di intenzionalità di crescita, viene presentato un modello di lavoro di gruppo con i bambini. Il modello nasce nella pratica clinica dell’autrice e dal desiderio di offrire ai piccoli pazienti e ai loro genitori un setting che permetta la relazione tra pari e l’uso di molteplici canali espressivi. L’obiettivo del gruppo è quello di aiutare il bambino a ripristinare la spontaneità del sé, dandogli la possibilità di sperimentare inedite modalità di contatto e di sviluppare nuovi adattamenti creativi. Il terapeuta è presente al confine di contatto con i sensi aperti e si fa guidare da criteri estetici.
In questa intervista Ruella Frank racconta il suo percorso di formazione e cita gli autori e le teorie che hanno influenzato il suo lavoro. L’approccio terapeutico dell’autrice evidenzia gli schemi di movimento in supporto ad ogni sequenza di contatto emergente. L’esperienza delle forze universali del campo è possibile esclusivamente attraverso il corpo degli altri. Attraverso ripetute esperienze di movimento-con gli altri, gli individui sviluppano un’attitudine posturale che influenza gli schemi motori. La risonanza cinestetica, la sensazione relazionale della relazionalità, emerge dalla sensibilizzazione alle pulsazioni ritmiche del muoversi insieme. L’autrice spiega il proprio interesse per l’attaccamento traumatico e descrive il proprio lavoro clinico durante le sessioni con bambini e genitori, sottolineando l’importanza clinica di facilitare la consapevolezza cinestetica da parte dei genitori.
- Umberto Galimberti a Siracusa. Lasciarsi trasformare dai figli. La genitorialità nella società contemporanea. 6-7 giugno 2014
- L’umiltà del terapeuta: echi dal convegno con Donna Orange Milano 19-20 settembre 2014
- L’emergere del sé in psicoterapia: neuroscienze, psicopatologia e fenomenologia del sé. VI Convegno FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia). Riva del Garda 2-5 Ottobre 2014
Atti del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt
Il volume raccoglie i contributi del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt sul tema del dolore e della bellezza.
cod. 1252.13