L’articolo esplora il dibattito sull’importanza del lavoro nella vita degli individui, concentrandosi in particolare sui giovani e sulle loro attitudini verso il lavoro, spesso etichettate dai media come disaffezione o rifiuto. Il fenomeno delle dimissioni volontarie viene frequentemente associato a questa generazione: obiettivo dell’analisi è comprendere le loro aspettative lavorative attraverso un approccio basato su dati quantitativi e qualitativi. Lo studio utilizza una survey condotta in Italia e i dati della European Value Study (EVS) per delineare l’evoluzione del significato attribuito al lavoro dal 2008 ad oggi. La parte qualitativa, basata su interviste a un campione di giovani tra i 18 e i 34 anni realizzate nel 2024, approfondisce le motivazioni del mutamento, rivelando non un rifiuto del lavoro, ma l’emergere di nuovi valori e di nuove modalità di transizione verso la vita adulta.