LIBRI DI STEFANO POLI

Due generazioni di architetti e di storici si confrontano con la figura, il pensiero e l’opera di Ernesto Nathan Rogers. I ricordi e le riflessioni degli allievi di Rogers si intrecciano con le ricerche inedite di giovani studiosi che guardano con rinnovato interesse alla sua esperienza e alla sua lezione.

cod. 1098.2.19

Stefano Poli

Città vecchia, nuovi anziani

Invecchiamento e postmodernità in una periferia metropolitana

Prendendo in analisi il caso genovese, il volume tenta di ripensare il ruolo dell’anziano nella società, mirando ad allargarne l’orizzonte delle capability e delle opportunità e superando rappresentazioni omologanti e stereotipiche della vecchiaia in favore di una concezione rispettosa dei percorsi di vita, improntata alla cittadinanza attiva di una parte così rilevante per la società.

cod. 1571.7

Stefano Poli

La sindrome di Gondrano

Senso e significati del lavoro nella società postmoderna

Alla luce dell’odierna complessità lavorativa, il volume ripercorre l’evoluzione storica del lavoro fino ai molteplici significati che assume nella postmodernità e, attraverso l’analisi di recenti indagini nazionali, esplora la relazione tra i vissuti dell’esperienza lavorativa e il posizionamento sociale dell’individuo, definendo le rappresentazioni occupazionali e professionali sulla base dei modelli di appartenenza significativa sotto il profilo dello status sociale.

cod. 1042.50

Stefano Poli

Gli anziani che verranno

La generazione dei Baby Boomer tra impegno, identità e disincanto

Da tempo al centro dell’attenzione della Silver economy per le tendenze di consumo e l’impegno sociale, di recente i Baby Boomer sono stati oggetto di critiche intergenerazionali, specie da parte di chi vede in loro un gruppo dotato di privilegi e garanzie economiche. Il volume vuole indagare il legame generazionale e le caratteristiche valoriali e di comportamento dei Boomer, approfondendone le condizioni socioeconomiche, gli stili di vita, di consumo e fruizione culturale e, soprattutto, l’eterogenea realtà dietro le rappresentazioni generate dai processi narrativi e di costruzione sociale.

cod. 1571.21

Anna Rosa Favretto, Antonio Maturo

L'impatto sociale del Covid-19

A causa del Covid-19 abbiamo vissuto quasi due anni in un mondo rovesciato, rivoluzionando i nostri stili di vita. Il volume mostra, sulla base di riflessioni teoriche sostenute da ricerche sul campo, alcuni di questi sviluppi, costruendo il contesto per interventi di supporto alle persone e di contrasto agli effetti negativi. Il testo approfondisce le seguenti “aree”: Policy, Anziani, Adulti, Giovani e Comunicazioni. Queste tematiche sono affrontate con uno sguardo critico, ma con un’attitudine costruttiva, utilizzando solide e sofisticate strumentazioni sociologiche.

cod. 113.10

Rosemary Serra, Monica Pascoli

Nuovi sentieri sociologici.

Riflessioni sugli studi di un ricercatore sociale

Il volume vuole ripercorrere, attualizzandolo, il cammino intellettuale di Bernardo Cattarinussi, e vuole essere un tributo alla carriera accademica e alla personalità di un sociologo che ha saputo distinguersi per creatività e originalità, ricchezza intellettuale e concretezza.

cod. 1044.90

Maria Adelaide Gallina, Marco Gonella

Proteggere la salute nell'esperienza della malattia oncologica.

Prospettive transdisciplinari di cura tra scienze mediche e psico-sociali

Gli autori descrivono il cancro e i processi di cura al fine di riflettere su come sia possibile proteggere la salute nell’esperienza della malattia oncologica, fornendo strumenti, suggerimenti e parole che riguardano sia l’assistenza medica, sia la vicinanza umana.

cod. 1152.32

Considering the diffused ageing processes of population, the International Monetary Fund has recently stressed on the «longevity risk» (2012) deriving from a potential increase of just three years in average longevity scarcely bearable for the national welfare systems as well for the entire international economy. In a different perspective, the article explores the dimension of elderly social talent, proposing a predictive model that, considering different generative factors, shows the multifaceted complexity of contemporary older people, deepening the mechanisms behind their social activation processes and reevaluating, beyond persistent cultural stereotypes, elderly people as collective resources and not in terms of mere social cost.

Stefano Poli, Sebastiano Benasso

Il mercato del lavoro tra crisi e postmodernità.

L'esperienza del caso genovese

Prendendo spunto dai risultati empirici di un’indagine sul mercato del lavoro a Genova, il volume riflette su una crisi economica e sociale che ormai da troppo tempo interessa l’intero paese e affonda le sue radici tanto nelle derive di un capitalismo globale sempre più aggressivo, quanto nella perdurante insufficienza di efficaci riforme produttive e nell’inadeguatezza delle politiche del lavoro degli ultimi decenni.

cod. 1529.2.119

Identity Complexity and Hidden Resources of a Polyhedral Seniority) The progressive aging of the population throughout European countries calls for a revision of the role and the conditions of seniors. The goal of this essay is to underline the deeply polyhedral characteristics of seniority and old age in modern society, by discussing the results of a qualitative and qualitative study conducted in Genoa’s metropolitan area, where there is a tradition of singular dynamics of aging of the population. This contribution identifies and distinguishes multiple senior profiles on the basis of the system of values, the condition and lifestyle of seniors; it underlines the need to rethink their role in society, increasing their range of opportunities and capabilities and removing commonplace misconceptions, in favor of a perspective that respects the life cycle and promotes active citizenship for a very relevant part of society.

Sebastiano Benasso, Mauro Palumbo, Stefano Poli

Gli indicatori tra costruzione teorica e spendibilità empirica: un caso di studio

RIV Rassegna Italiana di Valutazione

Fascicolo: 49 / 2011

Il paper rende conto di un lavoro affidato al Dipartimento di Scienze Antropologiche dalla Regione Liguria, finalizzato alla definizione di un set di indicatori da utilizzare per la ripartizione del Fondo Sociale Regionale, che alimenta una parte consistente delle politiche sociali liguri, governate dal Piano Sociale Regionale e dai Piani di Zona. L’intervento dei ricercatori si colloca dunque all’interno di indicazioni normative e programmatorie abbastanza stringenti, anche se, come si vedrà, nel corso del lavoro si sono sviluppate interessante retroazioni tra esiti del lavoro tecnico scientifico e ripensamento da parte del decisore dei criteri adottati (o della loro traduzione pratica), alla luce dei risultati ottenuti operativizzando dei criteri predefiniti. Si tratta di casi posti anche di recente sotto osservazione dalla letteratura italiana sugli indicatori (Parra Saiani, 2009; Bezzi, Cannavò e Palumbo, a cura di, 2010), che peraltro sono stati sempre caratterizzati da una feconda commistione tra impiego descrittivo-interpretativo e funzione pratica. In casi come questo è abituale per il sociologo l’applicazione dell’approccio lazarsfeldiano (Lazarsfeld, 1965), quindi l’individuazione delle dimensioni principali di un concetto e la successiva costruzione di variabili (indicatori) che permettano di rilevare tali dimensioni. Il lavoro presentato ha mantenuto un certo grado di continuità con il paradigma lazarsfeldiano, pur aprendo ad una serie di riflessioni critiche al riguardo. Emerge in particolare la continua retroazione tra indicatori, dimensioni e concetti indicati, che nel caso del loro impiego valutativo produce anche una maggiore consapevolezza delle implicazioni pratiche delle scelte adottate, sia sul piano metodologico che su quello politico. In questo modo si ottiene un risultato che produce innovazioni ed empowerment sia sulle modalità classiche di lavoro del ricercatore sociale, sia sui processi decisionali interessati.

Valeria Maione, Stefano Poli

L'Isola che c'è.

Il lavoro in Coop Liguria tra buone prassi di conciliazione e condivisione

Il volume propone il caso di Coop Liguria quale esempio di buone prassi aziendali, attraverso il focus su due casi emblematici: il Progetto 6EFFE, che ha previsto la riorganizzazione a “isole” dei punti vendita, per favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, e l’analisi del clima aziendale su tutto il personale dipendente, conseguente al progetto.

cod. 365.859

Rita Bichi

La distanza sociale

Vecchie e nuove scale di misurazione

Il volume fa parte di un piano editoriale che presenta i risultati di uno studio condotto in sette aree urbane italiane sul tema della distanza sociale. Viene qui presentata l’attività del laboratorio metodologico che, partendo dall’analisi della letteratura e dall’impianto concettuale sviluppato nella prima fase dell’indagine, ha lavorato alla costruzione e all’implementazione degli strumenti utili alla rilevazione delle tre dimensioni della distanza sociale soggettiva identificate (percepita, agita e subita).

cod. 1520.602.3

Luigi Frudà

La distanza sociale

Le città italiane tra spazio fisico e spazio socio-culturale

I contributi di analisi alla base dell’individuazione delle città coinvolte nella ricerca sulla distanza sociale: Milano, Genova, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina e Palermo. Le analisi evidenziano una fortissima continuità storica che è a base di molte delle realtà urbane e metropolitane italiane, a tal punto che le strutturazioni della contemporaneità, urbanistiche ma anche qualitative di ceto e di dinamica sociale, sono a loro organicamente interconnesse.

cod. 1520.602.2

Vincenzo Cesareo

La distanza sociale

Una ricerca nelle aree urbane italiane

Il tema della distanza sociale, ovvero la chiusura relazionale di un soggetto nei confronti di altri percepiti come differenti sulla base della loro riconducibilità a categorie sociali. La ricerca è stata condotta in alcune importanti aree urbane italiane, proprio perché la città costituisce un osservatorio privilegiato rispetto alla dinamica dei rapporti tra spazio simbolico-culturale e spazio fisico, la cui dialettica è alla base dei processi di distanziamento sociale.

cod. 1520.602.1