@article{41973, year={2011}, issn={1972-5582}, journal={RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA}, number={1}, volume={CXXXV}, doi={10.3280/RSF2011-001005}, title={Il lungo processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari}, abstract={Il sistema degli OPG per accogliere gli autori di reato, prosciolti per vizio totale di mente, è contenuto nel Codice penale, ma è stato fortemente modificato da sentenze costituzionali e da interventi legislativi, che lo hanno adattato alla nuova concezione dell’assistenza psichiatrica: gli OPG esistenti sono però rimasti eguali al modello carcerario del passato sia per i luoghi, sia per il personale prevalente, rappresentato dalla Polizia penitenziaria. La pericolosità sociale è la condizione per la applicazione della misura di sicurezza dell’OPG, che si esegue negli stessi OPG. Il concetto di pericolosità sociale, assoluto nel Codice penale, si è relativizzato e va accertato nel concreto del singolo caso e delle sue risorse socio-familiari. Il DPCM 1/4/2008 che ha stabilito il passaggio della sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale ha un progetto di distribuzione degli internati nelle regioni di appartenenza, così che le stesse seguano i malati residenti nei loro territori e tendano a riportarli all’assistenza psichiatrica generale degli stessi. L’allegato C al DPCM descrive le fasi di questo passaggio e della presa in carico del Servizio sanitario di ogni regione, così che sia superato e abbandonato il vecchio modello degli OPG.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=41973}, author={Alessandro Margara} pages={53-74}, language={IT}}