@article{45117, year={2012}, issn={1972-5582}, journal={RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA}, number={1}, volume={CXXXVI}, doi={10.3280/RSF2012-001009}, title={La diagnosi differenziale nella valutazione della psicopatia e del comportamento violento}, abstract={La psicopatia è un disturbo di personalità definito dalla presenza di tratti e comportamenti che hanno un impatto negativo sugli individui e sulla società, tra cui egocentrismo patologico, fascino superficiale, senso di sé grandioso, bisogno di stimoli, uso patologico di menzogne e manipolazione, mancanza di rimorso e di senso di colpa, insensibilità, mancanza di empatia, impulsività, irresponsabilità, tendenza alla criminalità. Sebbene il concetto di psicopatia sia da secoli discusso nella letteratura psichiatrica, la mancanza di una specifica categorizzazione nosografica nei manuali diagnostici, nonché l’erronea sovrapposizione con altri disturbi clinici (ad es., il disturbo antisociale di personalità, o il disturbo narcisistico di personalità nelle sue varianti maggiormente primitive e maligne), hanno contribuito a creare una certa confusione riguardo all’utilizzo appropriato di tale termine. In questo contributo, le caratteristiche della personalità psicopatica vengono confrontate con quelle di altri disturbi di personalità, allo scopo di chiarire quegli aspetti psicopatologici e comportamentali peculiari della psicopatia che consentono di effettuare una diagnosi differenziale rispetto ad altri disturbi psichiatrici. La distinzione tra psicopatia e altri disturbi risulta infatti necessaria, considerato che i soggetti psicopatici sollevano problematiche particolarmente complesse sul piano sociale, dell’assessment clinico e dell’eventuale trattamento, molto diverse da quelle poste da altre categorie diagnostiche con le quali la psicopatia potrebbe essere erroneamente confusa.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=45117}, author={Vincenzo Caretti and Stefano Ciulla and Adriano Schimmenti} pages={139-157}, language={IT}}