TY - JOUR PY - 2019 SN - 2035-6994 T1 - La formazione dello psicoterapeuta come avventura trasformativa JO - QUADERNI DI GESTALT DA - 6/15/2019 12:00:00 AM DO - 10.3280/GEST2019-001004 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=64297 AU - Fabbrini, Anna SP - 57 EP - 71 IS - 1 VL - XXXII LA - IT AB - L’articolo riprende e amplifica la relazione presentata dall’autrice al Convegno Internazio-nale "L’estetica della relazione di cura", che si è tenuto a Milano nel novembre 2018, organiz-zato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy. La riflessione si concentra su un aspetto particolare del-la formazione del terapeuta e precisamente sull’importanza della psicoterapia personale effet-tuata in concomitanza del percorso formativo. Considerata a tutti gli effetti come parte integran-te della formazione, essa diventa la condizione per fare propri, incorporare i saperi appresi at-traverso lo studio teorico e anche per affinare una propria creatività nell’esercizio della pratica di cura dei pazienti. Il percorso del conoscere se stessi e conoscere il proprio mondo relazionale interno è da considerarsi fondativo per chi cura: i saperi teorici appresi dovranno costantemente fare i conti con la capacità di presenza, col modo di essere forma nella relazione per risuonare alla parola e al corpo dell’altro. Il testo analizza alcuni saperi esperienziali necessari a colui che cura, per potersi sintonizza-re della relazione terapeutica: il sapere del contatto e della differenza, il sapere della propria sto-ria e il sapere del proprio corpo. Vengono portate inoltre alcune riflessioni sulla cura del set-ting come dispositivo di tutela da parte dello psicoterapeuta nei confronti del carico emotivo derivante dal contatto con la sofferenza dei pazienti. PB - FrancoAngeli ER -