@article{66444, year={2020}, issn={1972-5043}, journal={PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE}, number={2}, volume={}, doi={10.3280/PU2020-002003}, title={Sergej M. Ejzenstejn, la psicologia e la psicoanalisi}, abstract={Sergej M. Ejzenstejn si interessò molto alla psicologia e alla psicoanalisi. Fu grande amico di Lev Vygotskij, fondatore della scuola storico-culturale, e di Aleksandr Lurija, capostipite della neuro-psicologia, i quali nei primi anni 1920 furono vicini alla psicoanalisi, sostenendola in Russia e aderendo alla Società psicoanalitica di Mosca. Negli scritti di Ejzenstejn sul linguaggio cinemato-grafico troviamo concetti psicologici di Vygotskij come l’"agglutinazione" e il "monologo interno", presenti nella teoria del montaggio. Rispetto alla psicoanalisi, Ejzenstejn s’interessò alla re-gressione: il fruitore dell’arte, anche cinematografica, deve regredire e insieme attivare la parte più matura della psiche. Ejzenstejn fu amico di Hanns Sachs e conobbe Otto Rank, Sándor Ferenczi, Franz Alexander e Wilhelm Reich. Nel 1929 tenne una conferenza presso l’Istituto psicoanalitico di Berlino. In URSS e negli USA ebbe due brevi esperienze di terapia a orientamento psicoanali-tico.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=66444}, author={Alberto Angelini} pages={199-234}, language={IT}}