Anziani e salute: quale contributo della psicologia?

Titolo Rivista PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Autori/Curatori Giuseppe Andreis, Clara Capello, G. Marco Vinardi
Anno di pubblicazione 1 Fascicolo 2000/1 Lingua Italiano
Numero pagine 7 P. Dimensione file 26 KB
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Il lavoro ha lo scopo di presentare i contributi che seguono, introducendo alcuni spunti di riflessione intorno a questioni cruciali per la psicologia della salute e per la professionalità dello psicologo. Per identificare alcune problematiche vengono proposti i temi della soggettività, della relazione e del ruolo dello psicologo nei contesti istituzionali e organizzativi, in relazione ai casi della donna in menopausa e dell’anziano in stato di deterioramento cognitivo. Soprattutto riguardo all’anziano, sano e malato, lo psicologo è chiamato a favorire l’integrazione degli interventi e ad accogliere e conservare la domanda (di relazione) del soggetto. Riconoscere e tutelare la soggettività equivale a proporre l’identità individuale come una questione di natura non solo filosofico-psicologica, ma sociologica e storica: dalla concezione di uomo e dalla definizione di identità dipendono infatti l’immagine sociale del soggetto anziano, dell’invecchiamento, della malattia e, di riflesso, la qualità della cura e dell’assistenza alla persona. Dalla clinica nascono interrogativi e strumenti concettuali per la prassi e la progettualità del lavoro psicologico. Interrogarsi sull’identità e sulla soggettività in relazione alla malattia e al contesto sociale e istituzionale apre la strada a riflessioni sul ruolo dell’anziano, sulla qualità della relazione fra utenti, operatori e servizi, sulla valutazione psicometrica-clinica del paziente deteriorato e sul ruolo specifico dello psicologo.;

Giuseppe Andreis, Clara Capello, G. Marco Vinardi, Anziani e salute: quale contributo della psicologia? in "PSICOLOGIA DELLA SALUTE" 1/2000, pp , DOI: