Stefano Santoro analizza le forme della penetrazione culturale realizzata dall’Italia, dalla Germania e dalle grandi potenze occidentali in Europa orientale fra le due guerre mondiali, evidenziandone analogie e differenze. Attraverso gli istituti e le società culturali, furono messi in campo i miti contrapposti di "democrazia", "latinità" e "germanesimo". Alla fine, risultò egemone la Germania di Hitler, che aveva fondato il proprio espansionismo politico e culturale nell’Est europeo su una supremazia economica e finanziaria.