Ci si interroga sul ruolo della comunità locale nell’epoca della globalizzazione e sul distacco dei giovani dalla vita politica e dal bene comune, nonché sulle ricadute di questi fenomeni sul capitale sociale. Come psicologi di comunità abbiamo accumulato un forte patrimonio teorico-tecnico, che può contribuire ad affrontare alcune delle nuove sfide che segnano il nostro tempo. Tuttavia restiamo ancora, purtroppo, una disciplina molto marginale nei contesti informativi, formativi e professionali italiani: dobbiamo diffondere meglio i nostri approcci teorici e le nostre tecniche d’intervento che promuovono l’empower¬ment sociopolitico. Nei contesti formativi, in particolare non si tiene conto della femminilizzazione della professione psicologica e della prevalenza di contesti individuali di apprendimento, elementi che se non diventano oggetto di riflessione costituiscono un ostacolo per quella integrazione tra clinica e politica che caratterizza la nostra disciplina. Si mostra, infine, l’efficacia delle comunità virtuali di apprendimento nel creare forme di capitale sociale e nell’aumentare conoscenze e competenze.