La cultura psicoanalitica è stata spesso trasmessa come una sequenza di verità di fede, in cui si è confuso il concetto di tecnica standard con il metodo e l’essenza stessa della psicoanalisi. In modo sacerdotale, si è trasmessa la verità e non il modo per cercarla, producendo la cultura della sottomissione dove le citazioni sostituiscono l’analisi dei concetti e la formazione produce deformazione. La progressiva scomparsa dei padrini più potenti ha provocato poi una crisi di autorità nelle ultime generazioni, che sono passate dalle certezze dogmatiche alle incertezze relativistiche. I nuovi padrini si sentono liberati e si comportano come mummie che imparano a camminare: si scopre l’ovvio, si sente il bisogno di raccontare al mondo che si è riso in analisi (producendo a volte l’inquietante effetto della Mummia ridens), si fanno self-revelations e altre new experiences di varia umanità.