L’articolo indaga le pratiche attuali nell’uso della contenzione, con particolare riferimento alla questione della sicurezza, alla luce del recente Documento Guida Consiglio d’Europa che fa proprio il principio di un ambiente il meno possibile restrittivo e di interventi il meno possibile intrusivi. Contesto: la violenza è fonte di preoccupazione in molti servizi di salute mentale in Europa, ma gli approcci alla sua gestione diretta continuano a risultare assai diversi, a seconda delle differenti prospettive adottate circa ciò che costituisce la minima intrusività. Metodo: l’articolo esamina le basi per la pratica nell’ambito delle procedure disponibili, fa una rassegna della letteratura sulla sicurezza della contenzione e discute le conseguenze per la programmazione, la clinica e la ricerca futura. Risultati: la pratica corrente in Europa
è il prodotto di differenti convinzioni nei diversi stati (che riflettono singoli valori locali) e non è evidence based. Conclusioni: sono indispensabili ulteriori studi per determinare i rischi relativi al complesso degli interventi in questione in modo che la prassi sia improntata all’evidenza piuttosto che alle singole opinioni.