Il saggio difende l’idea che i contesti più congeniali allo sviluppo e all’esercizio di un carattere virtuoso dal punto di vista ambientale siano i giardini e che il modo migliore per sviluppare ed esercitare tale carattere sia conservare specie botaniche, coltivandone esemplari con le proprie mani. La coltivazione di un giardino permette, e richiede, una certa comprensione e accettazione di importanti dimensioni del rapporto uomo-natura, le quali innescano comportamenti positivi che, consolidandosi nel tempo attraverso abitudine e riflessione, diventano veri e propri tratti caratteriali virtuosi. Le virtù sviluppate ed esercitate in giardino contribuiranno in modo decisivo alla buona riuscita dei nostri futuri sforzi verso la sostenibilità, perché avranno un prezioso aspetto operativo, assente dalle virtù ambientali tipicamente contemplative che l’individuo può invece sviluppare ed esercitare in aree naturali non umanizzate.