L’articolo consente di cogliere i cambiamenti innovativi introdotti dai lavori di Enrico Morselli nella realtà psichiatrica italiana della prima metà del secolo scorso, allora radicata su una cultura positivistica, estranea sia alle influenze della psichiatria fenomenologica che della psicoanalisi. Viene ripercorso il cammino scientifico del Morselli e viene commentato il suo fondamentale lavoro del 1930, relativo alla paziente Elena, che amplia gli orizzonti di senso delle esperienze psicotiche, affermando la possibilità di una cura fondata sul dialogo e l’ascolto.
Keywords: Psichiatria fenomenologica, esperienza schizofrenica, cura