Narrare storie di incontri con donne e uomini italiani e stranieri, nel contesto di uno studio di medicina generale è lo spunto per una riflessione sul corpo e sul dualismo mente corpo che a volte può sostenere disagi e sofferenze o addirittura essere foriero di malattia. La complessità della relazione medico paziente si gioca in tutte le storie concretizzandosi con aspetti diversi quanto diversi sono i protagonisti. Chi "porta" al medico un corpo come se non gli appartenesse, e chi percepisce la propria malattia in anticipo e quasi oltrepassando le possibilità di vedere e comprendere della scienza. Energiche e delicate donne di altri mondi e i loro figli e mariti, ospiti stranieri produttori di ricchezza per la nostra terra, si consultano, interagiscono, ridono, piangono, apprendono e insegnano mentre srotolano la loro sofferenza e cercano senso ai loro malanni. Si disvelano e vengono proposti a riflessione, la frustrazione prodotta dall’impotenza della scienza medica, l’elaborazione del conflitto implicito tra medico e paziente, le implicazioni di apprendimento silenzioso e ricorsivo dalla prassi, generate dal confronto culturale e dalla specificità di genere che spesso si declina in modi diversi a seconda dei contesti sociali e culturali. Emergono riflessioni sulla medicina generale e sulle sue specificità come disciplina fondata sulla relazione di lunga durata e sull’approccio olistico alla persona, prima che al paziente. Come disciplina che incarna il genere femminile della pratica medica occidentale
Keywords: Dualismo mente-corpo, cultura, genere, crisi dell’occidente, limiti della medicina, medicina generale, curare, prendersi cura, apprendimento.