Negli ultimi due decenni, il turismo di caccia, fenomeno strettamente legato alla trasformazione della fauna selvatica in “capitale naturale”, ha assunto le dimensioni di un’industria globale. Il lavoro intende illustrare l’intreccio fra green grabbing e turismo venatorio internazionale, con riferimento ad un’area specifica della Tanzania settentrionale, Loliondo, largamente abitata da pastori maasai. Verrà mostrato come il rilascio di una concessione di caccia da parte del governo centrale ha fortemente ristretto i diritti di accesso alle risorse naturali da parte dei pastori.
Keywords: Green grabbing; land grabbing; turismo venatorio; conservazione ambientale; turismo venatorio; Tanzania; maasai.