Si individuano alcuni punti critici del lavoro psicoterapeutico nell’ambito del Centro di Salute Mentale. Il lavoro persegue l’obiettivo di proporre un ripensamento della psicoterapia nei servizi, svincolandola da una tecnicalità acontestuale. Si sostiene la tesi che le simbolizzazioni emozionali e le dinamiche relazionali presenti entro la triade individuo/ambiente di convivenza/Servizio debbano costituire l’oggetto di analisi e d’intervento del lavoro psicoterapeutico. In conformità a tale postulato è analizzata criticamente la modalità di applicazione della psicoterapia nel Centro di Salute Mentale, in particolare riferimento al modo riduzionistico in cui sono trattati i temi del rapporto individuo/contesto e degli obiettivi terapeutici. Si sostiene l’ipotesi che la criticità più rilevante della prassi psicoterapeutica sia rappresentata dall’ignorare le dimensioni organizzativa e istituzionale del Servizio. A seguire viene formulata la proposta dell’intervento psicologico breve inteso quale assetto psicoterapeutico sostenibile entro un contesto a risorse limitate, piuttosto che tecnica preconfezionata associata a corrispettive indicazioni elettive. L’intervento psicologico breve, in quanto strategia del Servizio che assume nella propria prassi gli elementi contestuali organizzativi e istituzionali, non è rivolto solo all’area dei cosiddetti disturbi emotivi comuni ma interessa tutte le tipologie di utenza. In conclusione è descritto un breve episodio di un caso clinico complesso allo scopo di illustrare una possibile applicazione dei costrutti espressi.
Keywords: Psicoterapia, contesto, dimensione organizzativa, intervento breve.