Si propone una lettura analitica dei comportamenti problematici agiti nei percorsi istituzionali. L’inserimento in istituzione funziona, accogliendo la domanda di aiuto che sottende i comportamenti disadattivi. Il minore attacca gli operatori perché nel transfert attaccare può costituire una modalità di legame. L’attacco cela l’attaccamento. Per J. Lacan nelle relazioni d’oggetto, l’oggetto è il bambino per la madre. Il desiderio “sregolato” dei genitori, il rifiuto stesso dell’essere genitore, fanno sì che in istituzione siano gli operatori a divenire destinatari del rifiuto e dell’attacco. Se queste dimensioni sono ascoltate, l’attacco rivela ciò che lo alimenta, un bisogno di attaccamento insoddisfatto. Anche in carcere, come dimostra il caso proposto dall’autore.
Keywords: Transfert, attacco, oggetto, attaccamento, desiderio, carcere