L’articolo parte dalla considerazione secondo cui la quantificazione della pena, a cui è chiamato il giudice in caso di accertamento della responsabilità dell’imputato, è solo in apparenza semplice e di pronta soluzione. Realizzata correttamente, essa è in realtà complessa perché presuppone un momento di conoscenza e comprensione del fatto illecito e della personalità dell’autore. Il metodo idoneo a governare tale fase ricostruttiva è individuato nel cd. processo simpatetico. Richiamate le teorie filosofiche sulla simpatia di Adam Smith e di Max Scheler, si evidenzia come il percorso simpatetico consenta di conoscere nella misura in cui rende capaci di aprirsi all’altro e di partecipare idealmente alle situazioni altrui. Da tale approccio non può prescindere il giudice nello sforzo di calibrare la risposta sanzionatoria alla reale antidoverosità della condotta del reo.
Keywords: Reo - Giudice - Processo - Pena - Processo simpatetico