Freud attribuiva all’umorismo e al motto di spirito (Wizt) un ruolo rilevante per la comprensione della vita culturale ebraica e del suo ethos. Nella pratica clinica ci si è interrogati sul significato dell’umorismo nei suoi aspetti difensivi e creativi, di allontanamento dell’ansia e di creazione di significati nuovi. L’analogia con i processi di creazione artistica e letteraria ha spinto in molti a parlare, nel caso dell’umorismo, della presenza di un processo terziario, distinto da quello primario e secondario. Attraverso l’analisi di alcune storielle ebraiche, viene proposta una riflessione sulle strategie dell’umorismo in risposta alle sfide poste all’esistenza ebraica. L’umorismo ebraico è articolato: non "censura" l’accusa, sembra "far sua" l’accusa. In realtà la depotenzia facendo scaturire significati nuovi che rendono l’accusa ridicola e aumentano la gamma delle conoscenze, invitando al pensiero complesso con effetti catartici e liberatori. L’analisi delle storielle diventa un viaggio nella storia e nella cultura ebraica.
Keywords: Umorismo ebraico, Witz, antisemitismo, ebraismo, psicoanalisi