Viene preso in esame il sogno dell’Uomo dei lupi (Freud, 1914b) e messa in luce la contraddizione tra le affermazioni fatte da Freud a proposito della semplicità e della limitatezza del lavoro onirico nei sogni infantili e la elaborata interpretazione che egli diede di questo sogno. Su questa base viene rivalutata la tesi di Otto Rank (1926) che il sogno analizzato da Freud non fosse il sogno infantile ma una replica del sogno effettuato nel corso dell’analisi. Facendo riferimento a tradizioni natalizie russe e ad aspetti della cultura in voga nella Russia zarista, si cerca di ricostruire i possibili residui diurni all’origine di quel sogno, restituendogli quelle caratteristiche infantili che Freud stesso aveva riconosciuto nei suoi scritti.
Keywords: Uomo dei lupi, sogno infantile, interpretazione dei sogni, folklore russo, Osip Mandel’tam