Tra storiografia e coscienza civile. La memoria dei campi fascisti e i vent’anni che la sottrassero all’oblio

Titolo Rivista MONDO CONTEMPORANEO
Autori/Curatori Carlo Spartaco Cappgreco
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2014/2 Lingua Italiano
Numero pagine 30 P. 137-166 Dimensione file 189 KB
DOI 10.3280/MON2014-002006
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La storia dei campi di concentramento italiani della Seconda guerra mondiale è stata a lungo rimossa dalla memoria collettiva. E analogo destino toccò alle vicende dei campi coloniali e delle colonie di confino. Questi argomenti - poco congeniali alla narrazione del passato recente che andò affermandosi nell’Italia del dopoguerra - rimasero generalmente avulsi dal sentire comune e dall’interesse della ricerca accademica; ed anche i siti geografici dei campi pagarono il prezzo della rimozione, restando privi di tutela e di riconoscimento. La ricostruzione storica del "sistema concentrazionario" fascista, la sua mappatura e la riappropriazione del suo retaggio da parte della comunità nazionale richiesero tempi lunghi e percorsi laboriosi. Questa ricognizione ragionata non pretende di essere un saggio esaustivo sui campi fascisti, né una rassegna completa degli studi ad essi dedicati. Mira piuttosto a cogliere i nodi di una lunga rimozione; a individuare i passaggi civili e storiografici attraverso cui - tra la metà degli anni Ottanta e la metà del primo decennio del secolo Ventunesimo - la memoria dei campi si aprì gradualmente al sentire comune e al riconoscimento istituzionale.;

Keywords:Storiografia sui campi di internamento fascisti, memoria dei campi di concentramento italiani, luoghi della memoria, politica fascista di repressione del dissenso, rimozione crimini di guerra italiani, universo concentrazionario fascista

Carlo Spartaco Cappgreco, Tra storiografia e coscienza civile. La memoria dei campi fascisti e i vent’anni che la sottrassero all’oblio in "MONDO CONTEMPORANEO" 2/2014, pp 137-166, DOI: 10.3280/MON2014-002006