La professione forense è in trasformazione e stiamo vivendo, specialmente nel nostro paese, un periodo in cui tale trasformazione è travolgente. La perc ezione pubblica del ruolo sociale dell’avvocato ingenera aspettative sugli standard etici e deontologici che ci attendiamo dalla professione. Messe alla prova del quotidiano, le aspettative tradite inducono un’ostilità generalizzata verso gli avvocati come classe, che però non si traduce sistematicamente in una cattiva relazione tra avvocato e cliente. La professione forense è stata del resto messa sotto pressione, così come tutta l’amministrazione giudiziaria, dai benchmark internazionali che misurano l’efficienza del sistema giustizia. Due aspetti svettano nelle analisi empiriche sugli avvocati: la dimensione organi zzativa e l’autoregolamentazione deontologica. I servizi legali, per la clientela composta da repeat players, si sono trasformati in una commodity. I clienti chiedono rapidità ed economicità, e non esitano a mettere in competizione tra loro gli avvocati per ottenere la migliore offerta al ribasso. La professione è ormai sovraccarica di aspettative sociali, schiava del formalismo e sbilanciata verso i rimedi. Paradossalmente il cliente-individuo è un concetto puramente metafisico, perché la formazione del giurista non contempla alcuna capacità relazionale, negoziale o comunicativa.
Keywords: Avvocati, Deontologia forense, Ordinamento forense