L’articolo vuole ragionare intorno a quella galassia di fenomeni irregolari recentemente radunati da Gabriele Mina sotto la categoria di "costruzioni babeliche" e cercherà di proporne una possibile lettura in chiave territoriale e paesaggistica che si possa aggiungere al grande sdoganamento culturale fornito dall’Outsider art. Dopo una ricostruzione storica del fenomeno, con relative implicazioni concettuali, l’articolo proporrà la categoria del paesaggio come chiave di lettura. L’intero apparato argomentativo verrà infine usato su due casi emblematici: le Watts Towers di Sam Rodia a Watts, Los Angeles e la casa del Puparo di Giovanni Cammarata a Maregrosso, supposta periferia di Messina. Un processo di rivincita identitaria di un quartiere suburbano e uno che ha tutti gli elementi per andare in quella direzione.
Keywords: Outsider art, quartiere, marginalità, paesaggio, architettura, riqualificazione.