Da "necropoli" a capitale. Nanchino nella letteratura di viaggio italiana (1864-1937)

Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Stefano Piastra
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/146 Lingua Italiano
Numero pagine 25 P. 69-93 Dimensione file 179 KB
DOI 10.3280/SU2015-146004
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Nanchino Nanchino, già sede imperiale sotto la Dinastia Ming, nel corso dell’Ottocento venne coinvolta solo tangenzialmente nella rapida e violenta stagione di apertura della Cina all’Occidente successiva alla Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842). Fu con la Rivolta dei Taiping che essa riacquistò una nuova centralità, assurgendo a capitale dell’autoproclamato "Regno Celeste della Grande Pace". Si trattò però di un periodo effi mero, e di lì a poco la riconquista della città da parte delle truppe Qing (1864) comportò la distruzione di buona parte dello spazio urbano. È proprio a partire dagli anni successivi alla sua presa da parte dell’esercito imperiale cinese che possediamo diversi resoconti autoptici di viaggiatori italiani, i quali descrivono l’area urbana come una città morta, disseminata di rovine e connotata in senso rurale entro le mura. Ulteriori distruzioni si verifi carono durante la Rivoluzione Xinhai (1911-1912), la quale condusse alla nascita della Repubblica di Cina, di cui proprio Nanchino fu inizialmente proclamata capitale. Giunsero ora in città diversi giornalisti italiani richiamati dal nuovo corso repubblicano e dalla fi gura di Sun Yat-sen: i racconti odeporici di questa fase proseguono nell’alveo della costruzione di un vero e proprio mito decadente nanchinese, segnato da una storia di devastazione ripetutasi ciclicamente nel tempo. È tra la fi ne degli anni Venti e gli anni Trenta che il quadro cambiò radicalmente. Nel 1927 Chiang Kai-shek trasferì nuovamente la capitale a Nanchino, la quale diventò, agli occhi dei viaggiatori italiani (solitamente, in questo periodo, aderenti in pieno al Fascismo), la "capitale creata" della nuova Cina nazionalista: una città in fermento e in pieno boom edilizio grazie al Kuomintang. La successiva Seconda Guerra Sino- Giapponese (1937) e, più tardi, la Seconda Guerra Mondiale chiusero bruscamente questa stagione.;

Keywords:China Nanjing Italian Travel Literature Xinhai Revolution Nanjing Decade

Stefano Piastra, Da "necropoli" a capitale. Nanchino nella letteratura di viaggio italiana (1864-1937) in "STORIA URBANA " 146/2015, pp 69-93, DOI: 10.3280/SU2015-146004