Quali occhiali? Osservare il caleidoscopio napoletano

Titolo Rivista TERRITORIO
Autori/Curatori Giovanni Laino
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/76 Lingua Italiano
Numero pagine 4 P. 68-71 Dimensione file 146 KB
DOI 10.3280/TR2016-076009
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Un ritratto dell’area napoletana non può prescindere dal patrimonio di narrazioni prodotte sulla città. Oltre tre milioni di persone sono costipate in una città di fatto poco estesa, ove per diversi centri della conurbazione la densità è superiore a quella del comune centrale. Un territorio ove le straordinarie caratteristiche geografiche, il particolare ruolo giocato dallo Stato, il radicamento di ceti popolari nel centro urbano, suggeriscono con forza l’adozione della metafora della città particolarità cosmica. L’unica città di mare italiana con tre importanti isole che insieme a brani di costa (flegrea, vesuviana, sorrentina e amalfitana), costituisce un patrimonio straordinario ancora tutto da valorizzare. Un territorio molto eterogeneo in cui si possono ipotizzare criteri di ordine della divisione sociale dello spazio e delle dinamiche di trasformazione: differenziazione, sregolazione e resilienza;

Keywords:Dadapolis; sregolazione; resilienza urbana

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  • Il palazzo delle donne sole. Dinamiche urbane in un condominio napoletano Giovanni Laino, in TERRITORIO 78/2016 pp.7
    DOI: 10.3280/TR2016-078001

Giovanni Laino, Quali occhiali? Osservare il caleidoscopio napoletano in "TERRITORIO" 76/2016, pp 68-71, DOI: 10.3280/TR2016-076009