L’articolo presenta e discute il progetto disciplinare della cosiddetta «somaestetica» avanzato da Richard Shusterman. Vengono analizzati nel dettaglio gli ultimi lavori tradotti in italiano del filosofo americano confrontandosi, tra le altre, soprattutto con le riflessioni filosofiche di John Dewey, Baumgarten e Foucault. La tesi principale che si vuole sostenere è che, se Shusterman intende davvero dare inizio ad una nuova disciplina basata sulla consapevolezza del corpo mettendola in relazione con la nascita dell’estetica moderna, egli dovrebbe guardare non tanto in direzione del pensiero di Baumgarten, dove in un’impostazione teorica ancora troppo razionalistica non c’è traccia di una considerazione positiva del corporeo, quanto piuttosto in direzione del pensiero del filosofo italiano Giambattista Vico, dove troviamo esattamente una grande centralità estetica del corpo.
Keywords: Baumgarten, corpo, Dewey, estetica, Shusterman, somaestetica, Vico.