Lo studio si è focalizzato sulle pratiche interattive tra operatori e utenti migranti forzati all’interno di un’associazione che gestisce progetti di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati. Nello specifico, ci si è posti l’obiettivo di cogliere le diverse configurazioni relazionali che emergevano dall’interazione tra domande degli operatori e risposte degli utenti migranti forzati in 18 colloqui di consultazione giuridica (N = 6), di consultazione sanitaria (N = 6) e di consultazione sociale (N = 6). Il corpus dei dati audio-registrati e letteralmente trascritti è stato sottoposto ad un’analisi sequenziale delle interazioni codificando le sequenze (domanda dell’operatore e risposta dell’utente) in una lista di comportamenti comunicativi costruita adattando lo schema del modello terapeutico di Grasso e collaboratori (2004). Indipendentemente dalla tipologia di colloquio considerato, i risultati hanno evidenziato alcuni pattern di concordanza tra pratiche agite dagli operatori e comportamenti degli utenti. Essi mettono in luce che quando gli operatori tendevano ad usare modalità interattive volte a dirigere il percorso del migrante forzato dentro le trame burocratiche imposte dall’accoglienza, il comportamento comunicativo dell’utente si strutturava in una configurazione passiva a volte acquiescente e a volte collaborativa; quando, invece, pur dentro al percorso imposto dal sistema, gli operatori proponevano spazi di ascolto, di apertura e negoziazione, i migranti assumevano ruoli più attivi, seppure a volte ambivalenti, dimostrando il bisogno di essere ascoltati non solo come utenti ma anche in quanto persone.
Keywords: Richiedenti asilo, rifugiati, migranti forzati, operatori, pratiche interattive