Il presente lavoro propone l’ipotesi di un pensiero di natura motoria che, incar-nato nelle qualità sensoriali e percettive di matrice preverbale, appare essenzial-mente di tipo fisiologico. Le prime interazioni dell’individuo con l’ambiente for-mano quel vocabolario motorio che l’individuo, senza esserne consapevole, svi-luppa sin dalla nascita e utilizza, poi, nelle relazioni. Tali schemi pre semantici di azione possono rappresentare, in chiave fisiologica, una vera e propria forma di pensiero. Un pensiero che, per la prima volta, abbandona il suo non luogo deputa-to ovvero la mente, per spostarsi in tutto il corpo. In ottica clinica, l’ipotesi del pen-siero fisiologico può fornire una chiave di lettura per quei quadri psicopatologici connotati da difficoltà funzionali nell’interazione dell’individuo con l’ambiente. Dal punto di vista terapeutico, questa ipotesi trova giusta eco nel modello erickso-niano che annovera, tra i suoi punti di forza, l’utilizzo del corpo del soggetto come metafora concreta di cambiamento.
Keywords: Pensiero, azione, pre verbale, coscienza, metafora, ipnosi.