Migliaia di immagini come rifugio della mente. Discussione del paper di Sotiris Manolopoulos

Titolo Rivista PSICOANALISI
Autori/Curatori Tatiana Alavizde
Anno di pubblicazione 2019 Fascicolo 2019/1 Lingua Italiano
Numero pagine 8 P. 55-62 Dimensione file 133 KB
DOI 10.3280/PSI2019-001006
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Nella sua discussione sul lavoro di Sotiris Monolopoulos "Processo di interiorizzazione e transfert in un paziente traumatizzato" l’autore considera il materiale clinico dal punto di vista delle relazioni oggettuali e delle fantasie inconsce. Il paziente arriva all’analisi dopo una crisi, desiderando principalmente ripristinare il suo equilibrio interiore - la struttura difensiva, che rende estremamente difficile per l’analista stabilire un contatto con lui. Il paziente conserva la fantasia della relazione con un oggetto seducente, che promette protezione e cibo, solo per poi rifiutarlo, tradirlo e umiliarlo; questa immagine giustifica gli attacchi vendicativi del paziente - che quindi può ignorare la realtà della comprensione e del contenimento da parte dell’analista. Allo stesso tempo, il paziente ha un grande bisogno dell’analista, anche se cerca di usarlo per-versamente nel transfert - senza stabilire e riconoscere la relazione dipendente. Tuttavia, l’analista è ancora associato alla speranza di riparazione degli oggetti interni danneggiati e di uscire dal rifugio psichico.;

Keywords:Organizzazione patologica, relazioni oggettuali

  1. Freud S. (1916). Leonardo Da Vinci and a Memory of his Childhood. New York: Moffat, Yard.
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  3. Steiner J. (1993). Psychic Retreats: Pathological Organizations in Psychotic, Neurotic and Borderline Patients. London and New York: Routledge.
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Tatiana Alavizde, Migliaia di immagini come rifugio della mente. Discussione del paper di Sotiris Manolopoulos in "PSICOANALISI" 1/2019, pp 55-62, DOI: 10.3280/PSI2019-001006