L’articolo propone una riflessione sul mutismo selettivo e ne traccia un possibile percorso di intervento psicoterapeutico, coerente con i principi della psicoterapia della Gestalt. Il lavoro prende spunto dall’esperienza del mutismo di un bambino di cinque anni e del suo contesto relazionale, familiare e scolastico. Dopo un breve profilo diagnostico e la descrizione di alcune tipiche modalità comunicati-vo-relazionali, seguono cenni sulle chiavi di lettura elaborate dai principali approcci psicotera-peutici e sulle molteplici variabili (biologiche, psicologiche e relazionali) che sembrano coin-volte in un modello eziologico multifattoriale. Si suggeriscono poi alcune coordinate teorico-metodologiche che possono guidare il pro-getto di cura: - Il mutismo selettivo è inteso come parte di un "campo" fenomenologico-relazionale;
- I sintomi sono riletti nella dimensione olistica dell’esperienza corporea e nella loro funzione regolativa e adattiva;
- Si fa riferimento al processo di contatto per sottolineare le modalità con le quali si esprime il mutismo nella reciprocità di un’interazione; si evidenziano gli aspetti disfunzionali e soprat-tutto le risorse nell’esperienza del bambino e del caregiver.
La traccia per il progetto psicoterapeutico si articola tenendo conto del concetto di "cono-scenza relazionale estetica" (Spagnuolo Lobb, 2017) e del modello dei "passi di danza" (Spa-gnuolo Lobb, 2016), così come elaborati dall’Istituto di Gestalt HCC Italy.
Keywords: Mutismo selettivo, freezing, conoscenza relazionale estetica, osservazione fe-nomenologica della relazione.