In questo lavoro l’autrice riflette sull’impatto del trauma del pazien-te sul trauma personale dell’analista e sulle possibili difese che egli mette in atto per tutelare la propria integrità psichica. Ipotizza un mo-vimento nel setting interno dell’analista di dissociazione-integrazione, che può assumere una valenza difensiva e che fa parte dell’asimmetria necessaria a colui che cura, meccanismo che si affianca all’intreccio transferale e controtransferale, e che ne diviene parte. Come momento di integrazione che garantisce l’asimmetria della funzione di cura, l’autrice si riferisce alla capacità di essere solo del terapeuta in presen-za del paziente, sostare in aree traumatiche che non sono state elabora-te, nella consapevolezza del suo limite, dissociandosi dal qui e ora del-la seduta. In particolare, analizza lo strumento del controtransfert, sot-tolineandone la complessità e l’uso in rapporto alle aree traumatiche dell’analista. Propone alcune vignette cliniche. Seguiranno i commenti di alcuni Autori che si esprimeranno sulla tematica proposta.
Keywords: Trauma dell’analista, controtransfert, enactment, disso-ciazione, integrazione.