Diagnosi di emofilia: il trauma non rappresentabile

Titolo Rivista PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Anita Gagliardini
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2019/2 Lingua Italiano
Numero pagine 13 P. 109-121 Dimensione file 151 KB
DOI 10.3280/PSP2019-002006
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Attraverso quest’articolo l’autore vuole evidenziare le dinamiche psichiche familiari dei pazienti affetti da emofilia ed i loro aspetti traumatici. La malattia organica congenita provoca una profonda ango-scia di morte e una ferita narcisistica. Questi aspetti andranno ad inci-dere sul funzionamento familiare. In particolare si rileverà un attacca-mento eccessivo della madre al figlio con la conseguenza di un allon-tanamento della figura paterna che non riuscirà più a svolgere la sua funzione separante. L’impossibilità di costruire il terzo all’interno del nucleo familiare influenzerà la possibilità del bambino di entrare nella dinamica edipica con il conseguente superamento del tabù dell’incesto. A fronte di questo scenario la nascita è vissuta come un trauma che in-cide sulla creazione dell’apparato psichico e delle sue funzioni.;

Keywords:Emofilia, trauma, separazione, ferita narcisistica, complesso di Edipo.

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Anita Gagliardini, Diagnosi di emofilia: il trauma non rappresentabile in "PSICOTERAPIA PSICOANALITICA" 2/2019, pp 109-121, DOI: 10.3280/PSP2019-002006