I soggetti migranti si muovono all’interno di uno spazio pubblico e interconnes-so che viene ri-definito proprio dalle nuove tecnologie che rappresentano la loro condizione economica-sociale e attribuiscono significato alla loro mobilità, creano le condizioni inedite per forme di sperimentazione identitaria, favoriscono la spe-rimentazione di nuove forme partecipazione e sensibilità interculturale tra migran-te e società ospitante, tra spazi sociali e virtuali. Nell’ambito migratorio il giornali-smo, in particolare, ha ceduto nel tempo agli effetti trasformativi e distorcenti dell’intrattenimento, costruendo narrazioni che oscillano tra fiction e realtà, aspetti che sempre più evidenziano la presenza di una subcultura mediale e dell’informazione. Si prospetta così la necessità di andare "oltre" la fase di media-tizzazione e mediazione, introducendo così il concetto di "media-azione": la piena azione dei media come "azione di demarcazione", il punto d’incontro tra la rap-presentazione mediata del mondo e il mondo reale, tra mondo e quotidianità, tra il pubblico e il privato, tra pensiero e azione, tra discorso e giudizio. Valorizzare le identità e le differenze tra individui è possibile solamente attraverso una corretta informazione, il confronto e lo scambio con l’Altro, occasioni queste di apprendi-mento e d’incontro interculturale.
Keywords: Media digitali; giornalismo interculturale; immigrazione; me-diapolis; multiculturalismo