Dalle parole-esperienza al "rumore delle cose che iniziano"

Titolo Rivista PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Maria Ida Contarino
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/1 Lingua Italiano
Numero pagine 12 P. 145-156 Dimensione file 187 KB
DOI 10.3280/PSP2021-001010
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Alcuni pazienti per poter procedere nella loro analisi devono esperire la creazione di uno spazio potenziale, come definito da Winnicott, per riprendere il gioco della loro vita. In alcuni casi è necessario giungere alle aree primitive del paziente dove non è possibile usare le parole perché ancora non nate. In questi pazienti il loro percorso di vita è stato interrotto dall’assenza di questo spazio, necessario anche per la comunicazione e lo scambio con l’altro. In analisi di questo tipo l’unica comunicazione possibile è quella da esperienza a esperienza tra analista e paziente, dove grazie alla relazione è possibile trasformare le esperienze in parole prima e pensieri poi. Dopo la realizzazione di quest’area di gioco il paziente potrà proseguire per realizzare il suo pieno potenziale, il suo senso di vivere. L’autrice descriverà l’uso di parola-esperienza nate nella relazione analitica, parole che hanno senso dentro il setting e nella relazione con la paziente e al di fuori dei quali possono sembrare pura follia.;

Keywords:parole, esperienza, spazio potenziale, creatività, relazione, gioco.

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Maria Ida Contarino, Dalle parole-esperienza al "rumore delle cose che iniziano" in "PSICOTERAPIA PSICOANALITICA" 1/2021, pp 145-156, DOI: 10.3280/PSP2021-001010