L’autore ricorre al mito di Orfeo ed Euridice per riflettere sulla necessità della coesistenza nella vita pschica di temporalità e atemporalità, percezione concreta e appercezione creativa, nel senso di Winnicott e di Enid Balint. Orfeo deve voltarsi a cercare Euridice per controllare con lo sguardo che lei sia lì davvero concretamente perché non riesce a sognarla. Euridice rappre-senta dunque la potenziale vitalità di Orfeo, dove si coniugano realtà e immaginazione; mentre il ritorno di Euridice agli inferi simboleggia la perdita della vitalità immaginativa e creativa. Co-sì, in termini bioniani, gli analisti hanno bisogno di sognare i loro pazienti per aiutare i pazienti a sognare se stessi.
Keywords: obiettivi della psicoanalisi, vitalità, temporalità/atemporalità, appercezione crea-tiva.