L’antropologia filosofico-fenomenologica come "presupposto" metodologico di Ludwig Binswanger

Titolo Rivista RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA
Autori/Curatori Angela Ales Bello
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2022/1 Lingua Italiano
Numero pagine 14 P. 99-112 Dimensione file 175 KB
DOI 10.3280/RSF2022-001006
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Lo scopo dell’articolo è di mostrare come alcuni aspetti dell’antropologia filosofico-fenomenologica siano la guida per il lavoro diagnostico e terapeutico di Ludwig Binswanger. Tutto ciò rappresenta un valido "presupposto" della sua prassi di clinico. Nell’esposizione seguo il metodo fenomenologico mostrando che l’analisi dei casi clinici esaminati da Binswanger conferma la tripartizione dell’essere umano proposta da Edmund Husserl. La validità dell’approccio fenomenologico emerge dal confronto fra la posizione di Binswanger e quella di Freud. In conclusione osservo come la conoscenza della struttura dell’umano serva per l’individuazione dei casi clinici in una circolarità feconda, che rileva la poliedricità dell’umano, la sua forza o la sua fragilità, senza che venga mai meno la sua dignità.;

Keywords:Psicopatologia fenomenologica; Binswanger; Freud; Husserl; Heidegger; Antropologia filosofico-fenomenologica; Daseinanalyse.

  1. Ales Bello A. Binswanger erede di Husserl. In: Besoli S, ed. Esperienza della soggettività e trascendenza dell’altro. I margini di un’esplorazione fenomenologico-psichiatrica. Macerata: Quodlibet Studio, p. 261-82, 2006.
  2. Binswanger L. Sulla psicoterapia. In: Giacanelli F, ed. Per un’antropologia fenomenologica. Saggi e conferenze psichiatriche. Milano: Feltrinelli; 2007.
  3. Ales Bello A. Il senso dell’umano. Tra fenomenologia, psicologia e psicopatologia. Roma: Castelvecchi; Parte II, Cap. II, Bruno Callieri erede di Binswanger, 2016.
  4. Stein E., Psicologia e scienze dello spirito. Contributi per una fondazione filosofica. Città Nuova, Roma. Parte I, cap. I, § 2.3, 1996.
  5. Binswanger L. Sulla fuga delle idee. Torino: Einaudi; 2003.
  6. Caputo A. Inautenticità e sofferenza mentale. Un percorso con Binswanger, a partire dallo “scenario” di Essere e tempo. In: Besoli S, ed. Esperienza della soggettività e trascendenza dell’altro. I margini di un’esplorazione fenomenologico-psichiatrica. Macerata: Quodlibet Studio, p. 425-466, 2006.
  7. D’Ippolito BM. La Cattedrale sommersa. Fenomenologia e psicopatologia in Ludwig Binswanger. Milano: FrancoAngeli Editore; 2004.
  8. Callieri B. Quando vince l’ombra. Roma: Edizioni Universitarie Romane; 2010.

Angela Ales Bello, L’antropologia filosofico-fenomenologica come "presupposto" metodologico di Ludwig Binswanger in "RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA" 1/2022, pp 99-112, DOI: 10.3280/RSF2022-001006