Neuroscienze ed emozioni: emozioni che danno piacere ed emozioni che danno dolore

Titolo Rivista IPNOSI
Autori/Curatori Anna Maria Della Grotta
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/2 Lingua Italiano
Numero pagine 17 P. 24-40 Dimensione file 222 KB
DOI 10.3280/IPN2016-002002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Le Neuroscienze hanno sviluppato negli ultimi anni una tecnologia ricercata per lo studio dell’attività cerebrale che ha permesso di affrontare problemi considerati, classicamente, di pertinenza filosofica. Questo ha consentito un aumento delle conoscenze sul funzionamento del sistema nervoso centrale in stati ordinari e speciali di coscienza, tra cui l’ipnosi. Le conoscenze sono meccanismi biologici istintivi che colorano le nostre esistenze e ci aiutano nei compiti fondamentali della vita, come cercare il piacere ed evitare il dolore. Noi costruiamo modelli mentali al fine di prevedere che cosa sta per fare un’altra persona e per convalidare le nostre motivazioni per fare le cose (Kandel, 2012). L’empatia è uno strumento di comprensione del vissuto degli stati d’animo altrui, sia che si tratti di gioia che di dolore, ed è anche teoricamente una capacità che fa parte delle esperienze umane. Il dolore è un’esperienza che non si lascia facilmente definire per le innumerevoli sfumature di carattere antropologico, socio-culturale, storico e religioso di cui questa esperienza si è andata arricchendo nelle varie epoche e nei diversi popoli. Il substrato neurale dell’esperienza empatica del dolore non coinvolge l’intera neuromatrice del dolore ma solo una parte della rete neurale, quella associata alle qualità affettive dell’espe¬rienza e non alle qualità sensoriali. La componente percettiva del dolore (o componente neurologica) è costituita da un circuito di neuroni che convoglia lo stimolo doloroso dalla periferia alla corteccia cerebrale mediale (le vie spino talamiche). La scoperta di centinaia di nuovi geni legati ai disturbi mentali (come la schizofrenia, la depressione, l’ansia, il disturbo bipolare, la sociopatia, le dipendenze e altri ancora) suggerisce che la bilancia si stia spostando verso la natura, piuttosto che verso l’educazione. Questa paura è rafforzata erroneamente dall’opinione comune che la psicoterapia abbia qualcosa da offrire ai disturbi cha hanno una base psicologica, mentre il farmaco è il trattamento di disturbi con base biologica. Per la comprensione del complesso doloroso occorre rendersi conto dei vari attributi e qualità della sensazione soggettiva, e dei loro diversi rapporti. Nel grande quadro della scienza contemporanea, ci sono molte cose che non capiamo, e una di quelle che capiamo meno siamo noi stessi.;

Keywords:Neuroscienze, Emozioni, Dolore, Psicoterapia, Ipnosi.

  1. Kandel E.R. (2012a). L’età dell’inconscio. Arte, mente e cervello dalla grande Vienna ai giorni nostri. Parte III, Biologia della risposta visiva dell’osservatore all’arte. La decostruzione dell’emozione. La ricerca degli elementi primitivi emozionali. Cap. 19, pp. 321-327. Milano: Raffaello Cortina.
  2. Kandel E.R. (2012b). L’età dell’inconscio. Arte, mente e cervello dalla grande Vienna ai giorni nostri. Parte IV, Una scienza biologica della risposta emotiva dello spettatore all’arte. La biologia dalla parte dell’osservatore. Creare un modello della mente degli altri. Cap. 25, pp. 397-413. Milano: Raffaello Cortina.
  3. Kandel E.R. (2012c), L’età dell’inconscio. Arte, mente e cervello dalla grande Vienna ai giorni nostri. Parte IV, Una scienza biologica della risposta emotiva dello spettatore all’arte. Come il cervello regola le emozioni e l’empatia. Cap. 26, pp. 415-428. Milano: Raffaello Cortina.
  4. Le Breton D. (2014). Esperienze del dolore. Fra distruzione e rinascita. Milano: Raffaello Cortina.
  5. Leslie A. (1987). Pretence and representation. The origins of “theory of mind”. Psychological Review, 94: 412-426.
  6. Loriedo C., Di Leone F.G. (2014). L’approccio naturalistico. Come realizzare la pratica ipnotica nel rispetto del soggetto, dei suoi contesti e dei suoi modelli di relazione, in Mammini C., Balugani R., a cura di, La Terapia Naturalistica di Milton Erickson. L’uso dell’ipnosi nel rispetto del soggetto, dei suoi contesti e dei suoi modelli di relazione. Milano: Franco Angeli.
  7. Madonna G. (2010). La psicologia ecologica. Lo studio dei fenomeni della vita attraverso il pensiero di Gregory Bateson. Milano: Franco Angeli.
  8. Menoni E., Iannelli K., Egiziano E. (2012). Neuroscienze e Integrazione Teorica in Psicoterapia: il modello EAIE (Evolutività, Affettività, Intersoggettività, Esperienzialità), in Janiri L., Petrini P., a cura di, Idee in Psicoterapia, Neuroscienze ed Emozioni. Roma: Alpes.
  9. Morgan M. (2008). E venne chiamata due cuori. Milano: RCS Libri.
  10. Nietzsche F. (1885). Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno. Milano: Adelphi.
  11. Panksepp J. (2004). Affective Neuroscience: The Foundations of Human and Animal Emotions (Series in Affective Science). Oxford: Oxford University Press.
  12. Panksepp J., Biven L. (2012). The Archeology of Mind. Neuroevolutionary Origins of Human Emotions. New York: Norton & Company.
  13. Pascal B. (1967). Pensieri. Torino: Einaudi.
  14. Rovelli C. (2014), Sette brevi lezioni di Fisica. Milano: Adelphi Edizioni.
  15. Singer T., Seymour B., O’Doherty J., Kaube H., Dolan R.J., Firth C.D. (2004). Empathy for pain involves the affective but not sensory components of pain. Science, 303: 1157-1162.
  16. Slater R.C., Flores L.S. (1963). Hypnosis in organic Symptom removal. A temporary removal of an organic paralysis by hypnosis. The American Journal of Clinical Hypnosis, 5: 248-265. DOI: 10.1080/00029157.1963.10402303
  17. Yalom I.D. (2015). Il dono della terapia. Vicenza: Neri Pozza
  18. Frith C. (2009). Inventare la mente. Come il cervello crea la nostra vita mentale. Milano: Cortina.
  19. Antonelli C. (2003). Ipnosi e Dolore. Bari: Laterza.
  20. Antonelli C., Luchetti M. (2007). Dalla lateralità emisferica ai neuroni specchio, un nuovo paradigma per la nuova ipnosi. Acta Anaesthesiologica Italica, 58 (4): 376-400. Padova: La Garangola.
  21. Bateson G. (1972). Verso un’ecologia della mente. Milano: Adelphi.
  22. Bateson G. (1991). Una sacra unità. Altri passi verso un’ecologia della mente. Milano: Adelphi.
  23. Blake W. (1994). Visioni. Milano: Mondadori.
  24. Canguilhelm C. (1966). Il normale e il patologico. Norme sociali e comportamenti patologici nella storia della medicina. Firenze: Guaraldi.
  25. De Benedittis G. (2013). L’ipnosi nel controllo del dolore (seconda parte). Ipnosi. Rivista Italiana di Ipnosi Clinica e Sperimentale, 2: 5-20. DOI: 10.3280/IPN2013-001001
  26. De Benedittis G. (2015). Homo Patiens: il Corpo del Dolore al IX Congresso Internazionale della Società Italiana di Ipnosi. Embodied Languages. I linguaggi del corpo alla luce del contributo delle Neuroscienze e della Esperienza Ipnotica. Body Languages in the light of Neurosciences and of the Hypnotic Experiences. Palazzo dei Congressi, Orvieto, 26-30 Maggio 2015.
  27. Eliot T.S. (1994). Quattro quartetti. Milano: Garzanti.
  28. Freud S. (1976). Metapsicologia. Opere Vol. VIII. Torino: Bollati Boringhieri.

Anna Maria Della Grotta, Neuroscienze ed emozioni: emozioni che danno piacere ed emozioni che danno dolore in "IPNOSI" 2/2016, pp 24-40, DOI: 10.3280/IPN2016-002002