Clinica della formazione - Open Access

Questa Collana di “clinica della formazione” è stata ideata e fondata da Riccardo Massa, un intellettuale e un filosofo dell’educazione che ha introdotto nel campo della ricerca educativa un modo nuovo e diverso di guardare alle pratiche dell’educazione e di concepire il lavoro pedagogico. Aveva proposto la ‘clinica della formazione’ come un approccio e una metodologia di ricerca educativa volti ad avvicinarsi alla concretezza di quella che lui amava chiamare ‘materialità educativa’. La clinica della formazione, la sua ‘pedagogia’, la sua ispirazione intellettuale, il suo ‘dispositivo’ sono nati grazie a Riccardo Massa.
Si deve a lui, alla sua cultura, alla sua volontà e al suo affetto se essa si è formata e se intorno ad essa ha potuto aggregarsi via via un gruppo, il ‘gruppo di clinica della formazione’. Riccardo Massa è scomparso il primo gennaio duemila, improvvisamente e imprevedibilmente.
Il Gruppo di clinica della formazione si propone di proseguire il cammino intrapreso da Riccardo, facendo riferimento alle linee guida, agli orientamenti culturali, alla metodologia di ricerca che con lui ha imparato, costruito, sperimentato.
I primi volumi della collana escono quando il suo ideatore e fondatore non c’è più. E tuttavia è più presente che mai.
Con amore il suo “Gruppo di clinica della formazione” lo ricorda.

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Peer Reviewed series

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Stefano Benini

Reti di possibilità

Quando la pedagogia incontra le prassi sanitarie

L’opera propone alcune «buone pratiche pedagogiche» in sanità, in riferimento ai contributi di alcuni pedagogisti italiani che in questi ultimi anni si sono dedicati alla formazione del personale sanitario e allo sviluppo della corrente della pedagogia medica. Si tratta di un lavoro che si rivolge a tutti gli operatori sanitari – ma anche a quelli dell’educazione – che costantemente si misurano con i pensieri e le azioni che compongono l’esperienza di quella che viene definito immateriale della cura.

cod. 565.1.5

Francesca Antonacci, Francesco Cappa

Riccardo Massa

Lezioni su "La peste, il teatro, l'educazione"

cod. 565.5

Manuela Palma, Cristina Palmieri

La scuola tra ricerca e partecipazione

Il testo descrive e approfondisce i risultati di due ampi progetti di ricerca che hanno coinvolto docenti e studenti di tutti gli ordini di scuola. I progetti hanno fatto della ricerca e della partecipazione degli attori scolastici la propria cifra metodologica e hanno offerto l’occasione di tematizzare alcune criticità dell’esperienza professionale dei docenti: dalla gestione dei conflitti, alla necessità di innovare le metodologie didattiche, fino alla riflessione sul senso e l’identità della scuola di oggi e sui cambiamenti del ruolo insegnante.

cod. 10565.1.1

Camilla Barbanti

Che cosa fanno gli oggetti?

Una ricerca pedagogica sulla materialità in atto in una scuola steineriana

Da sempre visti come elementi inerti, sovente poco considerati dai teorici e dai pratici di formazione, gli oggetti rivelano la propria capacità di produrre differenze, di fare e di “farci fare”, a prescindere dalla consapevolezza di chi li progetta o li utilizza. Il volume intende riflettere su “cosa fanno gli oggetti”, su come partecipano nel quotidiano della scuola, e mostra come questo genere di attenzioni si riveli “utile” in ottica specificamente pedagogica per i teorici e i pratici di educazione in ambito scolastico ed extrascolastico.

cod. 565.2.8

Jole Orsenigo

Lavorare di cuore.

Il desiderio nelle professioni educative

L’Archivio Riccardo Massa intende riaprire e tenere vivo il dibattito pedagogico intorno al tema del desiderio nelle pratiche educative e più in generale di cura. Per questo rende nuovamente disponibili, in uno stesso volume, tre interventi di Riccardo Massa insieme al contributo di chi ne ha seguito le tracce.

cod. 565.16

Lucia Zannini, Marika D'Oria

Diventare professionisti della salute e della cura.

Buone pratiche e ricerche

Cosa vuol dire oggi diventare professionisti della cura? E quale ruolo hanno la narrazione e la riflessività nella formazione di questi professionisti? I saggi raccolti nel volume, scritti da pedagogisti e professionisti della cura, cercano di dare risposta a queste domande, presentando esperienze educative o di ricerca, sviluppate in contesti di prevenzione e cura, e alcune pratiche formative, qui riportate con lo scopo di condividerle, ma anche d’interrogarsi criticamente su di esse.

cod. 565.2.7

Francesco Cappa

Verso una pedagogia degli effetti.

Esperienza formativa e riflessione clinica

Interpretare l’esperienza formativa vuol dire descrivere le pratiche singolari che permettono di far emergere dalle maglie della propria storia di formazione un profilo di senso che non scompaia come un volto di sabbia sull’orlo del mare. È questo l’intento di una riflessione clinica sulla formazione, posizione teorica che inaugura una possibile pedagogia degli effetti.

cod. 565.20

Manuela Palma

Soggetti al potere formativo.

Per una pedagogia clinica e critica

Il volume analizza il soggetto implicito della Clinica della formazione e offre a educatori, formatori e insegnanti delle possibilità per ripensare i propri discorsi e le proprie pratiche al di là del soggetto.

cod. 565.17

Cristina Palmieri

Un'esperienza di cui aver cura

Appunti pedagogici sul fare educazione

Il testo, partendo da una riflessione sul rapporto tra cura ed educazione, si interroga su cosa possa significare oggi fare educazione, su cosa comporti averne cura senza prescindere dalla sua complessità e materialità. Suggerisce prospettive di riflessione, nell’intento di fornire, per chi a questo lavoro si accosta o per chi lo svolge da tempo, appunti per la propria pratica.

cod. 565.1.1

Jole Orsenigo

Chi ha paura delle regole?

Il reale dell'educazione

Ogni galateo è molto più che una questione di etichetta: il regime di regolarità che istituisce è una forma di vita e un’esperienza paradigmatica. Il galateo, così inteso, è oggetto di quel discorso che può diventare la pedagogia se assume fino in fondo il paradigma clinico e indiziario come metodo di ricerca e di intervento. Senza credere che le regole siano tutto, nel testo ci si interroga da un punto di vista pedagogico intorno alla matrice “vuota” dei loro effetti.

cod. 565.19