Differenti e molteplici sono le ragioni che legittimano un confronto italo-francese così come altrettanto numerose sono le peculiarità che giustificano un confronto non ideologico e non aprioristico sui temi del lavoro oggi.

In realtà consideriamo il problema del lavoro una emergenza mondiale e, quindi, a maggior ragione europea, così come siamo convinti che soluzioni e scenari per l'occupazione potranno delinearsi solo se si verificheranno solidarietà proprio a livello sovranazionale considerato che fino ad ora ci si è troppo preoccupati dei parametri di Maastricht e quindi di una accezione di Europa finanziaria ed economica che fa dell'economia un fine e non un mezzo per la convivenza civile, e poco della società nelle sue varie componenti umane e nei diritti che per queste devono essere salvaguardati anche nell'Europa e con l'Europa.

In tale prospettiva il volume propone le risultanze di un Colloquio realizzato appunto fra colleghi francesi ed italiani, non solo però di stampo accademico in quanto sono stati coinvolti anche sindacalisti, imprenditori e responsabili dei due Ministeri del lavoro. Le tematiche di cui si dà conto e che sono state oggetto di confronto ed approfondimento riguardano le nuove forme del lavoro , il problema della partecipazione così come si pone oggi ed il dibattito sulle nuove e future garanzie che dovranno essere proprie ai rapporti di lavoro in un quadro che vede emergere nuove forme lavorative e di attività.