La flâneuse

Letizia Carrera

La flâneuse

Sguardi ed esperienze al femminile

La città e la società hanno bisogno delle donne, e in modo particolare del passo lento e dello sguardo altro delle flâneuses per (ri)progettare una città più inclusiva e a misura di ogni differenza. Questo libro si rivolge a tutti coloro che accettano la sfida della lentezza, riconoscendole un potenziale di innovazione sociale e politica quasi rivoluzionario, e quella della differenza, a partire da quella di genere, capace di risignificare gli sguardi sull’esperienza quotidiana.

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 194

ISBN: 9788835137597

Edizione: 1a edizione 2022

Codice editore: 1520.826

Disponibilità: Buona

La flânerie, pratica del camminare lento e riflessivo, prende forma nelle riflessioni di metà '800 di Charles Baudelaire e poi nella iconica immagine tratteggiata da Walter Benjamin quando parla di colui che cammina portando a spasso una tartaruga. Per lungo tempo, questa forma del tutto particolare di attraversamento urbano è stata declinata esclusivamente al maschile, confermando la difficile presenza delle donne negli spazi pubblici della città. Seppure in modo interstiziale appare però la flâneuse colei che, al pari degli uomini, sceglie il passo lento per osservare e comprendere una città che le è ancora estranea, ma di cui intende appropriarsi. Questa figura è per lungo tempo riconducibile solo a poche donne capaci di osare, di forzare il posto e i confini loro assegnati e di utilizzare il loro sguardo per narrare e analizzare la città da un punto di vista diverso.
Progressivamente le donne, passo dopo passo, hanno letteralmente conquistato il diritto alla città, seppur inizialmente vestendo a volte abiti maschili e attraverso uno sguardo obliquo, per scivolare anonime nella folla, finalmente non più orpello al braccio degli uomini, ma sempre più protagoniste dello spazio pubblico.
Il loro cammino, letterale e metaforico, continua ancora oggi. Le donne rivendicano il diritto a vivere pienamente la città, che per loro è sempre un po' più piccola di quella degli uomini, ritagliata dalla geografia dell'insicurezza e della paura. Ma soprattutto rivendicano il diritto a costruire la città, ad essere pienamente protagoniste delle azioni di planning urbano, territoriale e sociale. La città e la società hanno bisogno delle donne, e in modo particolare del passo lento e dello sguardo altro delle flâneuses per (ri)progettare una città più inclusiva e a misura di ogni differenza.
Questo libro si rivolge a tutti coloro che accettano la sfida della lentezza, riconoscendole un potenziale di innovazione sociale e politica quasi rivoluzionario, e quella della differenza, a partire da quella di genere, capace di risignificare gli sguardi sull'esperienza quotidiana.

Letizia Carrera è professoressa di Sociologia e Sociologia del territorio presso l'Università di Bari Aldo Moro. È responsabile di ricerche nazionali e internazionali e autrice di numerose pubblicazioni. Tra le più recenti attinenti al tema del volume, La flânerie. Del camminare come metodo (2018); Marcher dans les rues de Strasbourg. Le piéton réflexif et l'archéologie urbaine (2017); Vedere la città. Gli sguardi del camminare (2015).

Introduzione
Dal flâneur alla flânerie. La costruzione di un metodo
(Louis Huart, Auguste de Lacroix, Charles Baudelaire e la nascita del flâneur; Georg Simmel e Siegfried Kracauer. Lo sguardo sui "frammenti casuali di realtà"; Walter Benjamin. La costruzione del metodo; La flânerie urbana tra dérive e rytmanalyse)
La flâneuse e lo sguardo riflessivo
(Le donne e la città negata; La flâneuse. La soggetivizzazione dello sguardo femminile; Le donne e la potenzialità educante della città)
Lo sguardo altro delle donne
(Lo spazio urbano sessuato e il diritto alla città; Donne e flâneuserie. Pratiche del camminare nella città sicura; La flâneuse e la città altra. Spunti di urbanistica di genere)
L'attualità della lentezza
(La riscoperta della lentezza e l'intelligenza della complessità; Note conclusive. Immaginazione sociologica, flânerie e flâneuserie)
Bibliografia.

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