In questo secolo, e con maggiore evidenza negli ultimi cinquant'anni, l'obesità ha assunto nel mondo occidentale i caratteri e l'importanza di una vera e propria epidemia. Si tratta di una grave malattia di grande rilevanza non soltanto per il soggetto che ne è colpito ma anche per la sanità pubblica, in quanto rappresenta un fattore causale di patologie ad elevata morbilità e mortalità.

Per queste ragioni, l'obesità intesa come stato patologico sta riscuotendo grande interesse a livello scientifico, sociale e in termini di costi sanitari: tale attenzione è legittimata dai dati epidemiologici che dimostrano un graduale aumento anche nel nostro paese. Il Rapporto sull'Obesità in Italia, che esce quest'anno nella sua terza edizione, dedica la prima sezione all'analisi delle dimensioni del fenomeno in Italia e dello stato dell'arte della ricerca medica.

All'interno della patologia dell'obesità risulta particolarmente rilevante il problema della Grande Obesità o "Morbid Obesity", una condizione per molti versi poco conosciuta e scarsamente valutata nella sua gravità anche fra gli addetti ai lavori: questa condizione può essere sicuramente annoverata tra le patologie da affrontare nell'ambito di protocolli di riabilitazione intensiva.

L'Istituto Auxologico ha inteso quest'anno puntare l'attenzione su tale problematica, dedicando la seconda sezione del Rapporto all'analisi dei fattori di rischio e all'esame dettagliato degli aspetti fisiopatologici della grande obesità, delle sue complicanze e dei relativi protocolli riabilitativi. Il fenomeno viene affrontato anche nelle sue dimensioni psicologiche e sociali.

L' Istituto Auxologico Italiano è una fondazione riconosciuta con d.p.r. 6.12.1963, n. 1883, ente non profit con finalità di ricerca, cura e formazione in campo biomedico e medico chirurgico. L'attività scientifica e clinica dell'Istituto Auxologico Italiano si rivolge allo studio e alla cura dello sviluppo umano, seguendo l'armonico sviluppo dell'individuo, dal concepimento all'età matura, studiandone e curandone le anomalie e i processi degenerativi, con particolare attenzione ai settori genetico, auxo-endocrino-metabolico, cardiovascolare e delle neuroscienze.

Le competenze consolidatesi in questi settori hanno consentito di affrontare in modo multidisciplinare alcune delle anomalie del processo dello sviluppo umano, tra le quali le malattie metaboliche e in particolare l'obesità grave. Quest'ultima costituisce una delle sfide dell'Istituto: la ricerca genetica, quella farmacologica e quella clinica sono preordinate alla validazione di nuove procedure diagnostiche e alla sperimentazione di nuove modalità di trattamento di questa patologia e delle sue principali complicanze: cardiovascolari, gastro-nutrizionali, reumo-osteoarticolari, pneumologiche, neurologiche e psicologiche.

I presìdi dell'Istituto Auxologico Italiano sono riconosciuti dal Ministero della Sanità, di concerto con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, come Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.