LIBRI DI FABIO D'ANDREA

Donatella Pacelli

Il limite come canone interpretativo.

Riflessioni e ambiti di applicazione a confronto

Il problema posto dalla limitatezza umana a fronte di desideri illimitati non è certo appannaggio esclusivo dei nostri tempi né conseguenza univoca delle aporie dello sviluppo; tuttavia i significati espressi dal concetto e gli enunciati a esso correlati ci permettono di affrontare il rapporto fra le istanze dell’umano e le condizioni sociali e culturali generate dai nostri contesti di vita. Il volume intende ridiscutere il significato del limite, fisico e simbolico, e riflettere su esperienze esistenziali, sociali e culturali interpretabili come conseguenza di una diversa declinazione dei limiti umani.

cod. 11781.3

Floriana Falcinelli, Marco Moschini

Progettazione, gestione e coordinamento dell'oratorio.

L'esperienza di elaborazione di un modello socio-educativo oratoriano

L’esperienza di studio e ricerca del Corso di Perfezionamento in Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio dell’Università di Perugia, che ha avuto lo scopo di fornire ai corsisti partecipanti elementi teorici volti a una particolare riflessione sulla figura del coordinatore d’Oratorio e sugli strumenti che contribuiscono all’agire di tale figura educativa.

cod. 2000.1456

Fabio D'Andrea

Il corpo in gioco.

La sfida di un sapere interdisciplinare

In un’epoca ammaliata dall’immateriale, dove il primato indiscusso della vista tra i sensi rende sempre più complesso il problema dell’apparire, il corpo è l’ultimo memento della fisicità e limitatezza dell’essere umano. Dalla sociologia alla psicologia, dalla pedagogia alla farmacologia, il volume indaga i versanti frastagliati della contemporaneità: le difficoltà dell’intimità, il fascino di Second Life, il crescente ricorso alla medicina e le strategie di decorazione e individualizzazione del sé...

cod. 1520.621

Pierfranco Malizia

Persona/e.

La sociologia per la persona e le sfide della società multietnica e multiculturale: studi e ricerche

Nella storia europea la nostra civiltà si è incontrata con altre culture in molte occasioni e modi che le hanno consentito di guardare a se stessa in modo critico, per trovare le ragioni di apertura o di esclusione mediante le quali potersi rapportare all’altro. Negli ultimi tempi sotto l’etichetta del multiculturalismo e della multietnicità una simile riflessione si è riavviata e rinnovata, come ci mostra il presente volume.

cod. 1520.618

Antonio De Simone, Fabio D'Andrea

La vita che c'è.

Vol. II Forme dell'agire quotidiano

cod. 1520.539.2

Antonio De Simone, Fabio D'Andrea

La vita che c'è

Vol. I Teorie dell'agire quotidiano

cod. 1520.539.1

Fabio D'Andrea

L'uomo mediano.

Religiosità e Bildung nella cultura occidentale

cod. 1520.493

Fabio D'Andrea

Il movimento paradossale della cultura in Weber e Simmel

SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

Fascicolo: 31 / 2001

Globalisation is a worldwide phenomenon; nevertheless it is misunderstood in some measure, above all in its less obvious and evident aspects. Actually there are the political and cultural dimensions besides the economical one. In particular the latter is the key dimension of the process took into exam, as important as the economical one, although it has been overshadowed in experts’ consideration up to now. In order to better understand its importance, with regard to the apparently paradoxical dynamics between globalisation and sectionalism, this essay resorts to the Weber and Simmel texts, underlining the intrinsically paradoxical quality of the culture, a human being’s creation to give a sense to the reality. The culture tends to be perceived like "natural", although it is the result of an arbitrary, value-based selection of features of the reality. This supposed "naturalness" is the only trick that allows the culture to meet the human being’s needs of assurance and construction of meaning, but makes it unable to set up useful contacts and exchanges with other cultures bearing the same needs, and it brings necessarily to conflict with them. This is one of the vectors able to give a key to understand the strengthening of sectionalisms in an age of supposed globalisation. A culture that doesn’t open up to the otherness is unable to appreciate the complexity and richness of the reality and, after all, it doesn’t accomplish one of its most important task, a constant sending back to what exists out of itself. Just the knowledge of the non-natural feature of the culture can avoid a conflict among members of different cultures and promote collaboration and exchange among them. However this concept must be the object of a thorough and tactful educational transfer, because focusing the exploitable feature of the culture takes the individual great part of those primary supports that allow him/her to face the daily existence. However this educational project and the resources to its implementation will be adequately pursued only when the globalisation’s cultural dimension will be accepted.